Commento dal pulpito di James Nisbet
1 Timoteo 6:16
LUCE
'Chi ha solo l'immortalità, dimorando nella luce alla quale nessun uomo può avvicinarsi.'
La frequenza con cui la 'luce' è usata nelle Scritture in relazione a Dio non può non aver impressionato ogni studioso attento. È la sua creazione ( Genesi 1:3 ), il suo dono ( Salmi 43:3 ), la sua veste ( Salmi 104:2 ), la sua dimora ( 1 Timoteo 6:16 ), il suo simbolo nella maggior parte, se non in tutti, Le sue manifestazioni di se stesso (a Mosè, Esodo 3:2 ; a Israele, Esodo 13:21 ; nel giorno di Pentecoste, Atti degli Apostoli 2:3 ; a S.
Paolo, Atti degli Apostoli 9:3 ; a San Giovanni, Apocalisse 1:16 , ecc.), e la sua stessa essenza ( 1 Giovanni 1:5 ).
I. Non si può negare che ci sia una connessione tra la vita e la luce , una connessione davvero così stretta che la vita senza luce è sia rara che di tipo degradato. Dio è luce; e in Lui viviamo, ci muoviamo ed esistiamo.
II. Dio, la fonte di ogni energia . ‑ Tutte le altre energie, fisiche, mentali e anche spirituali, non sono che trasformazioni di luce; così quando diciamo: 'Dio è luce', affermiamo che Lui è la fonte di tutta l'energia dell'universo .
III. Il patto di Dio . Non è senza significato che quando Dio fece per la prima volta un patto espresso con l'uomo caduto, nella persona di Noè, il nuovo capo della razza, scelse l'arcobaleno come segno del patto, l'arcobaleno che non è luce in la sua unità composta, ma nella sua diversità Trina, divisa dalle gocce di pioggia attraverso cui guarda. Così è solo quando la luce dell'ineffabile divinità di Dio passa attraverso le lacrime cadenti della penitenza che la sua Trinità è appresa. Così dicendo che Dio è Luce, se non lo dimostriamo, dobbiamo illustrare in modo sorprendente sia la Trinità della Sua natura sia la relazione redentrice di quella Trinità con noi stessi.
Illustrazione
'C'è un bellissimo pensiero in una delle antiche mitologie, che l'arcobaleno sia il ponte sul quale le anime dei defunti trovano la loro strada nel mondo invisibile; non meno bella è questa speculazione della scienza moderna, la quale afferma che la luce di cui l'arcobaleno è l'espressione visibile è in realtà il legame tra noi stessi e l'universo degli spiriti.