UN GRANDE EPITAFO

'Chi ha avuto comprensione nelle visioni di Dio.'

2 Cronache 26:5

I. Non c'è mai stato un epitaffio più grandioso di questo. ‑ Ci sono visioni che non sono che sogni senza valore: il volo selvaggio di un cervello sfrenato; e ci sono quelli, come i pensieri notturni di Daniele, che portano rivelazioni del Divino. Tutta la Natura mostra visioni di Dio. Questi sono testimoniati dal saggio e dallo stolto, e forse dal bestiame disattento dei campi. E la vera differenza degli uomini non sta nel dare nomi a tutte le cose, che è scienza; ma nel discernerne l'importanza e nel comprenderli come visioni di Dio.

Nelle speculazioni del pensiero umano e nel multiforme amore del cuore umano ci sono visioni di Dio. Una filosofia che non riesce a capire che non è che un vano inganno. Lo Spirito Santo è promesso a coloro che credono nel Figlio di Dio come il grande Rivelatore. Il suo compito è far comprendere le visioni di Dio.

II. Dio non ha chiuso la porta del Tempio della Natura, chiudendo Se stesso fuori, e ha perso la chiave. — Vi abita non del tutto nascosto. Il Grande Insegnante ci ha detto che è necessaria la purezza del cuore per vedere Dio. A causa della malattia del peccato moltitudini sono cieche alla Divinità. Da qui il consiglio di nostro Signore, che ci ordina di cercare da Lui un balsamo per gli occhi per poter vedere. All'anima pura c'è costantemente la visione di Dio, e all'anima saggia è data la comprensione di quella visione. E questo è il più nobile conseguimento delle sue facoltà possibile all'uomo.

Illustrazione

«Un uomo fortemente religioso, come Zaccaria, può esercitare un'influenza molto salutare sugli affari pubblici. Ottieni con tutti i mezzi le tue "visioni di Dio"; ma sii ugualmente attento a collegarli con il servizio pratico, l'influenza e i consigli. Emerson parla di attaccare il nostro carro a una stella. Anche un carro si muoverà rapidamente allora! Quanta benedizione verrebbe al mondo, se coloro che hanno visioni dell'Invisibile e dell'Eterno dessero loro un'esemplificazione pratica! Il visionario tende a diventare visionario; il cosiddetto uomo pratico tende a guardare solo verso la terra. Dovrebbe esserci una combinazione di questi due atteggiamenti. Il quadro della Trasfigurazione di Raffaello combina la gloria sulla cima della montagna con il miracolo sul bambino indemoniato.'

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