Commento dal pulpito di James Nisbet
2 Pietro 3:12
HASTING IL GIORNO
'Aspettando e affrettando la venuta del giorno di Dio, in cui i cieli in fiamme saranno dissolti e gli elementi si fonderanno con ardore.'
Cosa dobbiamo fare per 'affrettare il giorno di Dio'?
I. Prega per questo. — Qual è la promessa, dovrebbe essere sempre, con enfasi, la preghiera della dispensazione. Qual è dunque (si può dubitare?), qual è la promessa, e quindi quale deve essere la preghiera del presente? Quando preghiamo per qualsiasi promessa, il significato della preghiera è che la preghiamo di 'venire presto'. Il Secondo Avvento è un'eccezione? No, nostro Signore non ci ha incoraggiato, quando ci ha dato le Sue parole, affinché noi stessi possiamo avere l'eco - poiché ogni preghiera, se rettamente guardata, è l'eco della parola di Dio - "Certo che vengo presto!" E ricorda, ogni volta che usi la preghiera del Signore, anche se questo non è tutto, tuttavia è il culmine di ciò che preghi quando dici: 'Venga il tuo regno.
''Vieni' nel mio cuore per fede; 'venire' in tutti i cuori per grazia; ma, soprattutto, 'venire' su tutto il mondo nella gloria. Quando preghiamo significa 'Possa il regno di Dio venire presto!' Non abbiamo bisogno di pregare che possa venire affatto. L'ultimissima preghiera che Dio ci ha insegnato nella Bibbia è stata proprio per questa cosa—indiscutibilmente punta al Secondo Avvento—'Lo Spirito e la Sposa dicono: Vieni.
E chi ascolta dica: Vieni.' E poi subito dopo, come base e come risposta: "Certo che vengo presto". Ebbene, dunque, la Chiesa, nel più solenne dei suoi servizi, ci insegna, sopra ogni tomba che si apre, a dire: "Compila il numero dei tuoi eletti e affretta il tuo regno".
II. Che la Chiesa viva nell'amore e nell'unione, affinché (lo parlo con riverenza) una Chiesa unita attiri il suo Signore a 'venire'. Non possiamo mai dimenticare che, nella sua ultima preghiera, ha unito, inseparabilmente, l'unità e la gloria del suo popolo, la nostra unità, con il suo ritorno.
III. Fate grandi sforzi per l'evangelizzazione del mondo. —Ci sono tre cose che devono essere fatte prima che nostro Signore (lo diciamo umanamente) possa venire. La conoscenza di Lui deve essere estesa a quella del globo abitabile — i covoni designati della messe del Vangelo devono essere raccolti — e gli ebrei devono essere riportati alla loro terra ea Lui. Il primo è già quasi compiuto; il secondo è tutto nel seno di Dio; il terzo dobbiamo promuovere.
In questo momento non sono gli ebrei il grande ostacolo sulla via della grande consumazione? Si adempiano solo le profezie riguardanti i Giudei, e quanto poco ostacolerebbe l'“apparizione immediata” di nostro Signore! Che forza c'è qui per questo: 'Pregate per la pace di Gerusalemme!'
IV. Coltiva la santità personale. —Come per ogni altro motivo, così per questo — che chiunque ama veramente Dio e serve Dio, ed è simile a Dio, per quanto in Lui sta, fa quella preparazione, per la quale la Chiesa deve essere pronta per il suo Signore, proprio come 'una sposa è adornata per suo marito'. Verrà finché la Sua Sposa non avrà indossato i suoi gioielli? E quando lei è addobbata, e quando è davvero incontrata, può Egli starne alla larga?
Sembra essere la legge di tutto ciò che è grande, che il suo movimento all'inizio sia lento e alla fine diventi rapido. L'abbiamo visto con le misericordie e con i giudizi di Dio: non sarà così per quel grandissimo evento, che costituisce il culmine della storia del nostro mondo?
Illustrazione
'Dalle Bibbie che hanno letture marginali, sembrerà che queste parole ammettano una costruzione diversa: "Aspettando e affrettando la venuta del giorno di Dio". Non ritengo che una delle due interpretazioni sia più accurata dell'altra; ma credo che il modo giusto e sicuro, in tutti questi casi, in cui il significato a lato non è esattamente lo stesso con il significato dato nel testo, è concludere che l'originale contiene così entrambi, che si arriverebbe solo a tutto il significato di Dio, nel brano, prendendoli insieme.
Quando infatti, come qui, si parla dell'incontro di due persone, non importa se mi precipito da lui o se lo faccio affrettare da me, in entrambi i casi l'incontro è ugualmente accelerato. Così che, in pratica, si tratta della stessa cosa: se ci affrettiamo a Cristo o facciamo sì che Cristo si affretti da noi. Ma, poiché capisco l'intenzione di Dio in quel luogo, la Sua volontà e comando è questa: che dovremmo fare entrambe le cose: "Affrettandoci a" e noi stessi "affrettandoci", "la venuta del giorno di Dio". '