L'APPELLO DI PIETRO AGLI EBREI

'Pentitevi, dunque, e convertitevi, affinché il vostro sius sia cancellato, quando verranno i tempi di ristoro dalla presenza del Signore, ed Egli manderà Gesù Cristo.'

Atti degli Apostoli 3:19

C'è un errore di traduzione in questo passaggio. È in una parola, e questo un monosillabo; e l'errore, all'apparenza, sembra assolutamente insignificante. Ma per quanto insignificante, è davvero abbastanza grave da cambiare l'intero significato di chi parla e da privarci di un'istruzione molto importante che ci dà riguardo alla volontà e ai propositi di Dio. La parola è la parola 'quando'; dovrebbe essere, 'in modo che.' 'Pentitevi e convertitevi, affinché i tempi di ristoro possano venire dalla presenza del Signore.'

I. Notiamo, quindi, come primo punto, che il Signore stesso ci sta incoraggiando ad aspettarci uno stato di cose molto diverso - uno stato di cose molto più luminoso e felice - di quello in cui ci troviamo attualmente. C'è stata, fin dall'inizio del mondo, una lunga catena di profeti: uomini divinamente autorizzati a dichiarare la volontà divina; e questi uomini con una voce unanime, dal primo giorno fino al momento in cui ogni parola profetica si è spenta in silenzio, hanno parlato di ciò che sta arrivando.

Ma per questa attesa, che hanno contribuito a creare ea mantenere viva, sarebbe stato forse impossibile per il popolo di Dio conservare cuore e speranza di fronte alla potente e continua opposizione con cui ha dovuto fare i conti.

II. In secondo luogo, fa parte della vera religione essere insoddisfatti dello stato attuale delle cose , e mirare a migliorarlo. Naturalmente su un argomento come questo c'è divisione tra coloro che si professano e si definiscono cristiani. Ci sono alcuni, per esempio, a cui non importa. Con altri è diverso. Non possono riposare quando vedono e sentono la condizione disorganizzata della razza umana senza fare un serio tentativo di rimuovere, o almeno di mitigare, il male. Quale delle due classi assomiglia di più a nostro Signore Gesù Cristo?

III. Segue nell'ordine la domanda: come giocheremo ciascuno di noi la propria parte in questa grande gara tra il bene e il male? —Cosa dobbiamo fare? Ci sono vari modi: questo apre ad alcuni, quello apre ad altri. Forse potremmo classificarli come metodi indiretti e diretti di fare il bene. Ma quando tutto è fatto, abbiamo ancora bisogno di coloro che sono preparati a cimentarsi con il centro e il nocciolo della difficoltà, introducendovi il Cristo personale e il Vangelo della grazia di Dio.

—Rev. Prebendario Gordon Calthrop.

Illustrazione

«Tutto il male, il peccato e il dolore di cui soffre il mondo possono essere ricondotti a un'unica causa, che possiamo azzardare, credo, a chiamare "dislocazione morale". Il mondo è come una macchina, che in un modo o nell'altro si è staccata dal principio centrale di controllo e guida ed è andata storta. Le parti ci sono tutte: le ruote, i pistoni, le manovelle, le fasce, le pulegge; ma sono in antagonismo l'uno con l'altro, invece di lavorare insieme in armonia, e il risultato è confusione e disastro. O per far cadere la metafora: la fonte dei nostri guai è la collisione della volontà umana con la volontà Divina».

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