Commento dal pulpito di James Nisbet
Atti degli Apostoli 7:55
IL PRIMO MARTIRE CRISTIANO
'Stefano, essendo pieno di Spirito Santo, alzò gli occhi al cielo.'
La vita e la morte di Santo Stefano sono piene di lezioni per coloro che sarebbero stati fedeli, leali e veri lavoratori cristiani.
I. La qualificazione per il servizio .-St. Stefano poteva rendere testimonianza al Signore in mezzo a un mondo empio e incredulo, dove tutto sembrava contro di lui, perché era 'pieno di Spirito Santo'. Il grande bisogno della Chiesa oggi è di uomini e donne che sono così pieni di Spirito Santo.
II. L'ispirazione per il servizio . — E mentre continuiamo a portare testimonianza per il Maestro, abbiamo bisogno di ricevere ogni giorno nuova forza, nuova ispirazione. Da dove può essere ottenuto? Santo Stefano "guardò fermamente al cielo" e lì vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla destra di Dio. Non c'è da stupirsi che, con quella preziosa visione davanti a Lui, testimoniò più potentemente di quanto avesse mai fatto, e che quando fu lapidato poteva pregare per i suoi assassini. Se vogliamo sentirci ispirati per il servizio, se vogliamo essere fortificati per il nostro lavoro, 'alziamo lo sguardo' sempre anche a Gesù, l'Autore e il Compitore della nostra fede.
III. La ricompensa del servizio .-St. Stephen ha avuto la sua ricompensa, anche se la sua vita sembrava un fallimento. A lui fu concesso il benedetto privilegio di essere il primo martire cristiano, e finché durerà il mondo sarà onorato il suo nome. Ma la più grande di tutte le ricompense fu che proprio quando l'ultima pietra uccise il suo corpo egli "si addormentò" e si svegliò nel Paradiso di Dio.
Illustrazione
'S. Il caso di Stefano ci insegna che un uomo ha bisogno di essere riempito di Spirito Santo, non solo per le grandi ed eroiche conquiste, che si verificano raramente nella vita di un uomo, ma molto di più per il lavoro quotidiano, il compito comune, le vessazioni quotidiane, le l'usura, l'attrito inerente al funzionamento ordinario della macchina della vita nei nostri rapporti con i nostri simili, nelle nostre case, nelle nostre conversazioni sociali, nella vita ordinaria.
Che un cristiano dica se non c'è il massimo sforzo per la sua spiritualità; se non ci sia tanto bisogno di forza per le piccole cose quanto per gli impegni importanti; se non sia, infatti, una prova molto più severa della reale somiglianza di un uomo con Cristo vivere coerentemente nella sua casa e nelle sue occupazioni ordinarie quotidiane piuttosto che prendere, può essere, una parte preminente nei servizi religiosi. Dipende da questo, abbiamo bisogno di essere ripieni dello Spirito per la fedeltà nelle piccole cose. Santo Stefano era così pieno, e quindi era pronto quando è arrivata la grande crisi della sua storia».
ST.