I REQUISITI DI DIO

'Fare il bene e comunicare non dimenticare, perché con tali sacrifici Dio si compiace.'

Ebrei 13:16

Non permettere a nessuno di noi di fingere di non sapere cosa Dio richiede da noi. Lo sappiamo abbastanza bene. Si tratta, per quanto riguarda Dio, di amarlo, e per quanto riguarda l'uomo, 'fare il bene e comunicare non dimenticare, perché di tali sacrifici Dio si compiace'.

I. Comunicare: cosa significa? —Significa disinteresse nei confronti di ciò che possediamo, non tenere per noi ciò che abbiamo, usare i nostri doni come sembra meglio per il bene del mondo, ricordare che siamo amministratori di ciò che Dio ci dà, e non i proprietari; essere donatori allegri; imparare la squisita felicità di vivere per il bene di tutti gli altri, avere il cuore libero da se stesso per lenire e simpatizzare: di tali sacrifici Dio si compiace.

II. E fare del bene: non è solo dare ; anzi, la carità indiscriminata, incurante, che fa tacere richieste avide o soddisfa una coscienza convenzionale; il dono avventato e sciocco che non fa che favorire le macchie di peste del pauperismo, della mendicanza e dell'impostura, è peggio che inutile, è un male e una maledizione. L'elemosina, per essere utile, deve essere premurosa e discriminante.

Fare del bene: ecco il riassunto di una vita vera. Siamo sulla terra per dare e non per ricevere. Non siamo nostri. Nessuno vive per se stesso, se è un vero uomo; e nessuno muore a se stesso. Per fare del bene non dimenticare.

III. Ciascuno di voi si porrà la domanda solenne e la risponderete davanti a Dio: sto facendo in questa mia vita un bene reale e disinteressato? Milioni di persone fanno danni positivi. Come alberi sterili, non solo non producono frutti, ma maledicono la terra con la rovina del loro fogliame amaro e la loro ombra inutile. Milioni se non fanno danni diretti o positivi, ma non fanno assolutamente alcun bene.

—Dean Farrar.

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