Commento dal pulpito di James Nisbet
Efesini 4:30
UN'INGIUNZIONE APOSTOLICA
'Non rattristare lo Spirito Santo di Dio.'
Com'è triste rattristare un amico! Ma addolorare i migliori amici sembra più che triste, più che colpevole.
Possiamo rattristare lo Spirito Santo di Dio—
I. Per mancanza di carità cristiana. — L'egoismo è senza dubbio alla radice della nostra mancanza di amore per i fratelli. E non solo l'egoismo, ma quella ristrettezza di spirito che impedisce di vedere il bene negli altri e di rendersi conto che Cristo li sta conducendo forse tanto quanto sta guidando noi. L'amore ai fratelli dovrebbe essere esteso molto più ampio di quanto siamo abituati a permettere che si estenda; dobbiamo aver cura di amare gli altri non meno di quanto crediamo che Dio li ami.
II. Dal peccato volontariamente indulgente. —'Se uno contamina il tempio di Dio, Dio lo distruggerà'. E possiamo dimenticare che qualsiasi peccato volontariamente indulgente, qualsiasi concessione di noi stessi in modi che sappiamo istintivamente, intuitivamente, deve addolorare lo Spirito di Dio, non dovrebbe mai essere seguito per un solo istante.
III. Per sfiducia nell'amore di Dio. —Ci chiama suoi figli. Egli ci ordina mediante lo Spirito che Egli ci dona di guardare a Lui e di chiamarLo, 'Abba Padre'; e come deve addolorarlo quando dopo tutto diffidiamo di quell'amore di Dio. Lo stesso Spirito di grazia ci riporta a Dio, e quindi deve esserci la preghiera costante da parte nostra che Egli ritorni a noi se lo abbiamo scacciato, in modo che con la sua potenza possiamo tornare di nuovo a Dio.