Commento dal pulpito di James Nisbet
Ezechiele 1:24-25
ASCOLTARE DIO NEL SILENZIO
«Hanno abbassato le ali. E ci fu una voce dal firmamento.'
I. Anche il fruscio delle ali dei cherubini deve tacere quando Dio ci parla. —Per ascoltarlo bisogna zittire i suoni del cielo come quelli della terra. Non riusciamo a sentire il Suo messaggio a causa della nostra multiforme attenzione ad altre cose. I movimenti degli angeli ministri possono essere musica dolcissima, ma infinitamente più glorioso è il discorso di nostro Padre, loro Re. Per l'anima illuminata il suono delle loro ali è ovunque intorno.
La scienza è guardare gli angeli della natura dirigere i venti e dipingere i fiori. Il culto è unirsi agli angeli nel loro eterno canto di lode del tre volte santo. Il dovere è seguire gli angeli che obbediscono alla volontà divina. Il rumore del loro volo è come quello di un ospite. Ma ci sono momenti in cui ci allontaniamo da tutto questo e ci troviamo faccia a faccia con Dio e Lo ascoltiamo parlare, mentre per noi gli angeli stanno in piedi e abbassano le ali, e noi dobbiamo fare lo stesso. I pignoni del movimento attivo, del pensiero e del servizio devono cessare il loro volo mentre aspettiamo con calma davanti al trono del nostro Dio.
II. Non c'è mai stato un momento in cui fosse più importante affermare questa verità. — Viviamo in mezzo a un battito di piume. I movimenti rapidi sono da ogni parte. Non ci ritiriamo se non per riposarci dalla fatica. La nostra ricreazione è un cambiamento di lavoro, la nostra vacanza diventa un tour, la nostra religione è servizio. Tutto ciò richiede gratitudine. La Chiesa è viva e piena del suono delle pignoni degli angeli. È un grande giorno in cui vivere.
Di qui un motivo forte per cercare a volte quel silenzio in cui solo la voce di Dio può essere ascoltata. Se in passato il grande bisogno è stato il lavoro zelante, può essere stato raggiunto l'altro estremo; e la chiamata oggi è per un'adorazione più silenziosa. Dopotutto, serviamo veramente Dio solo come lo conosciamo. Ci viene detto che il servizio dell'uomo è il servizio di Dio, ma è vero il contrario, il servizio di Dio è il servizio dell'uomo.
E se vogliamo essere con quegli spiriti che eseguono i Suoi comandamenti, dobbiamo essere tra coloro che ascoltano la Sua voce. Nostro Signore ha trovato la sua forza per il suo lavoro andando spesso da solo con suo Padre in preghiera. Abramo, nella solitudine del deserto, vegliava in silenzio, ora dopo ora, finché giungesse la promessa gloriosa che lo rendeva Padre dei fedeli. Davide, nelle ferme montagne montane, ottenne il potere di guidare l'adorazione del canto del mondo.
Elia andò dal deserto al Monte Carmelo, in un tranquillo ritiro, dopo aver ottenuto la forza per chiamare gli uomini alla decisione. Giovanni a Patmos udì quella musica che da allora ha diretto la marcia in avanti della Chiesa di Dio. Il Signore Cristo si ritirò nel tranquillo giardino del Getsemani, prima di salire al Calvario per offrire il Suo sacrificio per il servizio eterno dell'uomo.