MOSTRARE I SEGNI

'I segni del Signore Gesù.'

Galati 6:17

In senso letterale questi erano segni di sofferenza fisica, e San Paolo se ne gloriava. 'Io porto', 'indosso' questi 'segni' come distintivi: uno schiavo marchiato con il marchio del Padrone. Alcuni possono ora 'portare i segni' letteralmente, malati, logori, rattristati, la costituzione minata, i poteri vitali esauriti, logori al servizio del Maestro. Ma c'è qualcosa di meglio, di più alto, di più benedetto di questo. I segni spirituali: il volto, l'aspetto e il corpo simili a Cristo. Quali sono i segni spirituali del Signore Gesù?

I. Preghiera. — La radice e il fondamento di tutto, la somiglianza con Cristo, devono essere conquistati in ginocchio. Oh! essere come Gesù nella preghiera.

II. Mansuetudine. —Una grazia disprezzata dal mondo, onorata dal cielo. Era "come una pecora prima che i suoi tosatori diventino muti". Quanto presto ci offendiamo e perdiamo la calma davanti alle provocazioni. Dove sono i "segni"?

III. Amare. —Gesù è amore perché è Dio. Il suo amore era paziente, compassionevole, tenero, clemente, generoso. Tutto dare, niente ricevere. Era amore deluso per coloro che Lo rifiutavano e non Lo ricevevano, ma continuavano ad amare.

IV. Sacrificio di sé. — 'Ha dato se stesso.' La sua vita e la sua morte furono un lungo sacrificio di sé. Osiamo deporre le nostre vite secondo la Sua e confrontarle insieme? Chiediamoci: 'Dove sono, in tutto ciò che guardo, i “segni del Signore Gesù”?'

Vescovo Walsham Come.

Illustrazione

«Per quanto fioca potesse essere la luce del fuoco delle loro capanne erbose, l'Apostolo era deciso che avrebbero dovuto essere in grado di leggere in ogni caso il poscritto dell'Epistola. Non dovrebbe essere colpa della sua calligrafia se non l'hanno fatto. Il suo amanuense aveva scritto finora in piccolo corsivo, ma all'undicesimo versetto di questo sesto capitolo San Paolo prende la penna di canna e comincia: "Vedete con quali lettere grandi vi ho scritto di mia propria mano"— quanto a dire, qualunque altra cosa della lettera sfugge ai tuoi occhi, almeno vedrai cosa penso dell'insincerità di questi cristiani giudaici.

Almeno sentiranno che in ogni caso ho preso una decisione sulla questione in discussione tra di noi, e sono incurante di ciò che tutto il mondo può dire contro di me. “D'ora in poi nessuno mi turbi, perché porto nel mio corpo i segni del Signore Gesù”. Che trionfo c'è in queste parole, e come risuona l'eco di quel coraggioso detto del primo capitolo di questa stessa Lettera: "Perché se ancora piacessi agli uomini, non sarei il servo di Cristo", in questa dichiarazione finale del La più vera libertà dell'Apostolo! "D'ora in poi nessuno mi disturbi", perché porto nel mio corpo i segni del Maestro Cui sono, che servo, il marchio del Signore Gesù.'

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