Commento dal pulpito di James Nisbet
Geremia 5:24
GRATITUDINE PER IL RACCOLTO
"Le settimane stabilite del raccolto."
Gli scrittori ispirati, nel sollecitare le affermazioni di Dio e della religione su coloro ai quali indirizzavano i loro messaggi, si servivano talvolta di fatti che erano familiari a tutti, per sostenere tali affermazioni. Sebbene nella Rivelazione vi fossero prove speciali della sapienza, della cura e dell'amore divini, si pensava bene talvolta di fare appello a quelle prove della supervisione e della benevolenza provvidenziali che sono visibili ad ogni occhio e dovrebbero produrre impressione su ogni cuore.
I. Gli eventi ei processi naturali su cui si fonda il ricorso. ‑ Il provvedimento che si fa annualmente per i bisogni delle creature dipendenti da Dio ha sempre attirato l'attenzione dell'osservante, e ha risvegliato la gratitudine dei devoti. Avviso (1) I mezzi con cui viene preparato il raccolto. La prima e l'ultima pioggia venivano date nella loro stagione per fertilizzare il terreno e anticipare il raccolto.
(2) La fine che è così assicurata. Le settimane fissate del raccolto, cioè le sette settimane dalla Pasqua alla Pentecoste, assistevano alla maturazione e alla raccolta del prezioso grano. La promessa è ancora adempiuta: 'Semina e raccolto non cesseranno'.
II. Le impressioni e le risoluzioni religiose che questi eventi e processi naturali sono atti a produrre. —Ci si aspetta che coloro che testimoniano tali prove della bontà di Dio dicano nei loro cuori: 'Riveriamo, adoriamo e serviamo il Signore, il Datore di ogni buon dono!' Astenersi da una tale risposta è una prova di "un cuore rivoltante e ribelle".