Commento dal pulpito di James Nisbet
Giosuè 24:15
UNA DECISIONE DA PRENDERE
'Scegli oggi chi servirai.'
Per tutta la vita facciamo continuamente la nostra scelta. Ma ci sono momenti in cui la voce di Dio nel testo sembra attrarre specialmente noi.
I. La necessità di scegliere. —Tutti abbiamo un cuore, e il cuore è nato per amare. Tutti abbiamo volontà, e quindi siamo sotto la necessità di scegliere.
II. La responsabilità di scegliere. — È Dio che ci comanda di scegliere. Ci porterà in giudizio se non scegliamo rettamente ( Ecclesiaste 11:9 ). Il giudizio implica responsabilità. Finché c'è un Dio, una legge e una coscienza, la responsabilità dell'uomo deve continuare.
III. Ci sono solo due alternative. —Dobbiamo fare la nostra scelta tra Dio e il peccato. Rifiutare il Signore è un peccato mortale. Gli uomini tentano un compromesso, ma "non potete servire Dio e mammona".
IV. La scelta deve essere ( a ) libera; ( b ) deciso; ( c ) durevole. Alcuni hanno fatto questa scelta: possa il Signore 'rafforzarvi con potenza mediante il Suo Spirito'. Alcuni vogliono farcela; attenzione al ritardo. 'Scegli oggi chi servirai.'
Il Rev. Sir Emilius Laurie.
Illustrazioni
(1) 'Pizarro, nei suoi primi tentativi di conquistare il Perù, arrivò a un momento in cui tutti i suoi seguaci stavano per abbandonarlo. Furono radunati sulla riva per imbarcarsi verso casa. Sguainando la spada, tracciò con essa una linea da est a ovest; poi, volgendosi verso meridione, «Amici e compagni», disse, «da quella parte sono la fatica, la fame, la nudità, la tempesta, la diserzione e la morte; da questo lato, facilità e piacere.
C'è il Perù con tutte le sue ricchezze; qui Panama e la sua povertà. Scegli ogni uomo come diventa un castigliano coraggioso. Da parte mia, vado al sud». Così dicendo ha oltrepassato il limite. Uno dopo l'altro i suoi seguaci lo seguirono. Questa era la crisi del destino di Pizarro. Ci sono momenti nella vita degli uomini che, presi o trascurati, decidono il loro destino futuro».
(2) 'Non possiamo essere troppo enfatici nella nostra reiterazione della chiamata di Cristo a tutti gli stanchi e oppressi di venire a Lui, né troppo fiduciosi nella nostra certezza che chiunque verrà non sarà scacciato; ma possiamo essere, e temo spesso lo siamo, difettosi nella nostra ripetizione della richiesta di Cristo di totale abbandono e del Suo avvertimento ai discepoli intenzionati di ciò che stanno assumendo su di loro. Non respingeremo nessun vero ricercatore sottolineando debitamente le difficoltà del corso cristiano. Forse se all'inizio si parlasse più chiaramente di loro, ci sarebbero meno sviati e professori morti con un nome da vivere».