Commento dal pulpito di James Nisbet
Giovanni 4:37
SEMINA E RACCOLTA
"E qui è vero quel detto: Uno semina e l'altro miete".
"Quel detto", era già allora un detto comune e familiare; quello che dovremmo chiamare un proverbio del popolo. E non c'è dubbio che avesse, come così usato nel linguaggio comune degli uomini, un significato un po' diverso da quello che gli diede nostro Signore.
I. I discepoli devono aver ricordato quelle parole quando, non molto tempo dopo, disse loro , mentre li inviava a tutta la casa d'Israele, mentre li preparava per la loro più ampia opera in tutto il mondo: "La messe veramente è abbondante, ma gli operai sono pochi». Ebbene, sembra dire: Impara ora questa lezione e portala attraverso tutte le tue future fatiche: una semina - io ho seminato - io, in questa breve ora da quando mi hai lasciato, e i campi sono già bianchi da mietere; e quello che vedi qui è vero nel mondo che ti circonda.
Là Dio ha compiuto la Sua opera, sebbene tu non lo sapessi; non soltanto i profeti, i salmisti ei re d'Israele, ma i magi, i cercatori della verità e di Dio tra le genti; anche lì hanno i loro poeti che hanno testimoniato che Dio non è lontano da ciascuno di noi, perché anche noi siamo sua discendenza.
II. Gli angeli mietono la messe, ma chi era il seminatore? —Il seminatore era Colui che è venuto a vivere non per se stesso, ma per gli uomini. Il quale seminò, come un chicco di grano cade in terra e muore per portare molto frutto, così diede alla morte la propria vita, acconsentì a deporre la gloria che aveva presso il Padre prima che il mondo fosse, e si fece obbediente fino alla morte, fino alla morte di Croce: e per tutta la Sua vita sulla terra, e per quella Sua passione, morte e risurrezione, seminava la parola di vita eterna nei cuori degli uomini. Gli angeli in quel caso raccolgono il raccolto che non avevano mai seminato. 'Qui è vero questo detto: Uno semina, l'altro miete'.
III. E molto spesso questo testo è una parola di grande conforto per i cuori di coloro che cercano di servire Cristo, ogni uomo nella sua vocazione e ministero, laici devoti, così come sacerdoti zelanti, in mezzo a apparenti fallimenti, apparentemente delusioni. Perché la crescita non è sempre improvvisa e istantanea; e se lo è, non è duraturo. La crescita del vero seme è che i giorni passano e il sole splende e cade la pioggia, e tu vedi prima la lama che si mostra sopra le zolle della terra; poi la spiga, e poi il grano intero nella spiga.
E un uomo può essere un testimone molto fedele e sincero della verità, può predicare, secondo la grazia che gli è stata data, quel messaggio della parola di vita che è come il buon seme di Dio; eppure non sa mai che ha messo radici, non vede mai il raccolto che lascia che altre mani raccolgano.
—Dean Plumptre.