Commento dal pulpito di James Nisbet
Giuda 1:19
IL PECCATO DELLA SEPARAZIONE
'Questi sono coloro che fanno le separazioni, sensuali, non avendo lo Spirito.'
Giuda 1:19 (RV)
Temo che ciò che troviamo nell'Epistola di san Giuda mostri un degrado spirituale fin troppo comune nella nostra variegata esperienza pastorale.
I. Degenerazione spirituale. —Moltitudini che si sono insinuate nella Chiesa forse per la lassista amministrazione del Santo Battesimo in questi giorni, molte altre che un tempo si erano stabilite con la ricezione della Cresima, non hanno avuto alcuna pena di vivere delle e delle grazie che in quei Santi Sacramenti che hanno ricevuto. Avendo ricevuto lo Spirito, avendo gustato il dono celeste ed essendo stati resi partecipi dello Spirito Santo, sono diventati come se non lo avessero mai ricevuto.
Essi hanno vissuto non dello Spirito, che per grazia di Dio si è fatto loro, ma per e per i propri istinti naturali, o per la conoscenza acquisita da sé, secondo le più alte raffinatezze della civiltà che molto ha tratto dall'influenza riflessa del cristianesimo su di esso: da questi hanno vissuto, e non dalla grazia di Dio. Hanno continuato a vivere la vita animale, intellettuale, naturale.
Tutto il loro essere è condotto sul piano dell'ordine naturale. Sono terreni, sono sensuali, come li chiama san Giuda, non avendo più lo Spirito che nella Chiesa ricevettero e che, non avendolo amato e santificato, si è spento dov'era un tempo. Come direbbe san Paolo, hanno esaudito i desideri della carne e della mente.
II. Ci sono quindi due tipi di uomini, il sensuale e lo spirituale.
( a ) Nella forma esteriore hanno un aspetto simile all'occhio dell'uomo. Non possiamo rilevare l'origine delle azioni, eppure Dio può, Dio lo fa, e Dio lo farà. Mirabili possono essere gli atti della virtù nell'ambito della natura, e la virtù può avere le sue grandi ricompense nell'ordine naturale, perché la virtù è sempre la sua ricompensa; ma, oltre a ciò, in relazione al soprannaturale, al di là del temporale, lontano nell'eterno, non ha portata; appartiene alla sfera della natura umana.
Non è per grazia, manca di vita divina, è mera virtù umana. Il fatto è che l'uomo della natura, sensuale, sensuale, animale, intellettuale, affettuoso, non è che l'uomo iniziato. Tuttavia può, per grazia di Dio, diventare glorioso come Cristo risorto e glorificato.
( b ) Un uomo di grazia è per grazia portato in contatto vitale con l'oggetto supremo dell'esistenza sovrumana, il fine principale dell'uomo, Dio. La sua anima è in comunione con il bene comune, Dio perfeziona la sua natura. Ha trovato la salvezza, la comune salvezza corporativa. Egli è nato in una società, la società divina, la società della Chiesa di Dio, dove regna il Figlio di Dio, dove opera lo Spirito Santo, e tutta la società si aiuta a vicenda in avanti e verso l'alto, una compagnia del cielo, dove il gli spiriti dei giusti sono perfezionati.
III. Per evitare questa declinazione, per evitare questa separazione dall'amore di Dio e per il nostro incoraggiamento nella vita e nel progresso spirituale, san Giuda ci pone dinanzi tre punti specifici:
( Un ) costruire voi stessi sulla vostra santissima fede voi -edify sulla fede.
( b ) Pregate nello Spirito Santo . La preghiera è la grande testimonianza della vita spirituale; esiste solo in quell'atmosfera, e così ne diventa l'evidenza. È l'elemento della virtù e della forza. Se avete qualche tendenza verso la declinazione spirituale o la separazione in qualsiasi forma, ponetevi la domanda se non sia possibile che abbiate smesso di pregare o siate stati pigri.
( c ) Conservatevi nell'amore di Dio . L'amore di Dio è la grande grazia, la grazia delle grazie che Lui deve dare. Alla tua natura animale sensuale Egli aggiunge il suo amore puro, diverso per qualità e carattere da quell'amore che può essere tra i più cari rapporti umani.
Così saldi nella fede, gioiosi nella speranza, radicati nella carità, non può esserci separazione.
—Rev. JH Anderson.
Illustrazione
"Lascia che un uomo cominci una volta a scegliere e scegliere sulla fede comunicata una volta per sempre alla Chiesa, scelga e scelga ciò che crederà o non crederà da ciò che Cristo ha rivelato, che Dio ha consegnato, quindi si separa lui stesso; e il brutto nome per quel tipo di separazione personale, del tutto al di fuori di ogni azione disciplinare della Chiesa, è eresia. Che un uomo sotto una capziosa apparenza di liberalismo e di apertura mentale mostri una sorta di dignitoso patronato ad ogni organizzazione religiosa concorrente e forse contraddittoria, antica o recente, umana o divina, allora, dimenticando così l'unica Santa Comunione dei Santi, abbandonando così la comune amministrazione corporativa della salvezza, fa per la separazione; e il brutto nome per quel tipo di lavoro è scisma.
L'uomo si congeda del tutto dalla religione, neghi la fede di Dio, il Simbolo degli Apostoli, volti per sempre le spalle a quello, Sacramento di unità espresso nell'unico Pane e nell'unico Calice, assuma un cinico disprezzo per tutte le graziose creazioni dell'amore di un Salvatore, e poi si separa, promuove con il cattivo esempio la separazione degli altri cristiani; e il nome specifico per quella particolare forma è la brutta parola "apostasia". '