Commento dal pulpito di James Nisbet
Lamentazioni 4:7
I NAZARITI
"I suoi Nazirei erano più puri della neve, erano più bianchi del latte."
I. L'ideale. ‑ La ricchezza di un grande popolo consiste non tanto nei suoi beni materiali, ma nei suoi figli; e felice è la terra i cui figli possono essere descritti in questi termini. Il Naraita si obbligava con voto solenne, a vita o per un periodo prescritto, ad astenersi dal succo della vite, dal contatto con la morte e da ogni impurità. I riccioli non tagliati e la forza di un Sansone, il ministero benefico di un Samuele, l'austera purezza di Giacomo, il capo della chiesa di Gerusalemme, ci danno tre diversi punti di vista del Nazireo.
II. Nostro Signore. ‑ C'è sempre una fantasia nel concepire uno il cui cuore è puro come la neve e la sua vita bianca come il latte; e ciò che era esposto in forma esteriore nell'Antico Testamento è presentato come una possibilità nel Nuovo. Solo il Signore Gesù ha realizzato perfettamente l'ideale.
III. Noi stessi. —“Anche se i tuoi peccati saranno scarlatti, saranno bianchi come la neve”. “Hanno lavato le loro vesti e le hanno rese bianche nel sangue dell'Agnello”. “Il sangue di Gesù Cristo purifica da ogni peccato”. L'unico indizio per il raggiungimento di questo ideale è donarsi totalmente a Dio, chiedergli di formare Cristo in te mediante lo Spirito Santo e affrontare ogni giorno la tentazione nella sua forza e purezza. Potrebbe non essere possibile in un mondo del genere essere innocenti, ma potresti essere puro come la fiamma e casto come la neve.
Illustrazione
'Calvin suppone che il loro colore rosso fosse un segno e una prova del favore di Dio, come nei casi dei bambini ebrei riportati in Daniele. “Sappiamo che i Nazirei si astenevano dal vino e dalle bevande inebrianti: quindi l'astinenza avrebbe potuto diminuire un po' la loro ruvidezza. Infatti chi è abituato a bere vino, se si astiene per un po' di tempo, tende a impallidire; allora perderà quasi tutto il suo colore, almeno, non sarà così rubicondo; né apparirà nel suo volto e nelle sue membra tanto vigore come quando prese il suo consueto sostentamento.
Geremia, in breve, ci insegna che la benedizione di Dio era cospicua nei Nazirei, poiché Egli li sostenne meravigliosamente mentre erano per un certo tempo astinenti”. Questa necessità di appellarsi a un possibile miracolo può creare essa stessa un dubbio, se qui si parla di nazirei. È dubbio che in uno stato di società così corrotto come esisteva, in quel periodo della loro storia, tra gli ebrei ci fossero molti che presero i voti del nazireo. Non c'è allusione nemmeno all'esistenza di Nazirei tra il popolo in questo momento, né nei libri profetici né in quelli storici».