Commento dal pulpito di James Nisbet
Luca 22:61
LO SGUARDO DEL SALVATORE
"E il Signore si voltò e guardò Pietro".
I. Lo sguardo del Signore . ‑ C'è mai stato un pittore che abbia avuto abbastanza genio - dovrebbe essere un genio diretto dal cielo - per dipingere lo sguardo che Cristo gettò su San Pietro? Ci sarebbero almeno tre cose in quello sguardo: dolore, amore e incoraggiamento.
( a ) Dolore che San Pietro, dopo la sua promessa: "Sono pronto ad andare con te sia in prigione che a morte", dovrebbe dimostrarsi un codardo così dispiaciuto.
( b ) Amore: un amore così grande, così forte, che non può essere spento nemmeno da una negazione come questa.
( c ) Incoraggiamento . "Ho pregato per te."
C'è mai stato un poeta, l'uomo che dovrebbe conoscere di più del cuore umano, che abbia potuto scrivere su carta ciò che deve aver provato San Pietro quando il Signore si è voltato a guardarlo?
II. La negazione . — Ora, a che serve una storia come questa? Tu dici, se fossi stato al posto di San Pietro non avrei agito come lui. Ma tu non sei al posto di San Pietro; tu sei qui. San Pietro rinnegò Cristo. Rinneghiamo mai Cristo oggi? Ogni volta che lo facciamo Cristo si volta e ci guarda. Il primo Venerdì Santo, Ponzio Pilato fece la domanda: "Chi scegli: Gesù o Barabba?" Quale scegli oggi?
III. La scelta giusta .—Se tutti scegliessimo Cristo, che abbattimento dal cielo di quella grande città, la Santa Gerusalemme! E quando lo scegliamo così, il Signore si volge e ci guarda; ma l'aspetto è alterato. Non è più triste; è un lieto. Diciamo di amare Cristo. Non vogliamo rallegrarlo? E così, quando ci viene posta la grande domanda - e ci viene posta sempre, ogni giorno - 'Sei un discepolo di quest'Uomo?' faremo orecchie da mercante alle nostre passioni, che ci spingono a rinnegare il Maestro, e schierarci coraggiosamente dalla parte di Cristo, invocando il nostro grande Fratello Maggiore perché ci aiuti a rendere la nostra vita degna dei figli del Padre che è in cielo.
—Rev. WC Heaton.
Illustrazione
'Quali erano, almeno, alcuni dei "passi" verso il basso che avrebbero dovuto fare la "caduta"? Orgoglio, doveri trascurati, gelosia, orecchie da mercante, sonno, temerarietà, paura, diserzione, menzogna, tradimento, alienazione, rifiuto? Fammi accostare, per un momento, i gradini che salgono sul lato opposto della collina. Uno sguardo di Gesù, uno sguardo a Gesù, lacrime amare, fede restaurata, amore - amore più profondo, amore più semplice, amore più umile - amore che non ha paragoni, un coraggio non suo, un coraggio che non è mai venuto meno, una vita dedicata, un umiliazione per tutta la vita nel servizio per tutta la vita, peccato fatto grazia, e la caduta di uno, nella bella alchimia dell'Onnipotenza, trasformata in forza, conforto e salvezza di molti.'