Commento dal pulpito di James Nisbet
Marco 10:15
CULTURA MODERNA
'Chi non riceverà il regno di Dio come un bambino, non vi entrerà'.
È stato osservato che la Chiesa ha trascurato un grande dovere nel non trattare fedelmente con la cultura moderna. Dal punto di vista del cristianesimo ci sono almeno tre gravi accuse contro la cosiddetta cultura dei giorni nostri:
I. Pensa a se stesso più di quanto dovrebbe pensare. Le sue alte pretese sarebbero ridicole se non così tristi. L'arte non è che un giocattolo - un nobile giocattolo se vuoi - ma non è essenziale per il severo lavoro delle anime umane. San Paolo ha rinunciato alla cultura per la Croce. Entrò nel Regno da piccolo.
II. L'unilateralità della cultura moderna ci colpisce. La tendenza della cultura moderna è di sviluppare il lato intellettuale della natura dell'uomo a spese della sua morale. La cultura del carattere dovrebbe essere al primo posto.
III. La cultura moderna è principalmente egoista . ‑ Coloro che hanno ricevuto il maggior numero di doni di Dio non sempre rispondono nel modo migliore alla Sua munificenza. Nessun uomo ha il diritto di godere di qualcosa che non è disposto a condividere con gli altri. Se possiamo, dov'è il sacrificio della nostra vita? Dov'è la nostra croce?
In quell'unica parola "croce" c'è l'abisso che separa il cristianesimo dalla cultura moderna.
—Rev. Canon SA Alexander.
Illustrazione
'Nella prefazione ai suoi Souvenirs de l'Enfance et de la Jeunesse , il brillante francese racconta una leggenda della sua nativa Bretagna. Si riferisce a una città immaginaria chiamata Is, che i pescatori avrebbero inghiottito dal mare in tempi remoti. Ma a volte, così credono queste persone semplici, le guglie delle chiese si possono vedere nel cavo delle onde quando il mare è agitato, e durante la calma, se ascolti bene, puoi sentire le campane suonare l'inno appropriato per il giorno.
E M. Renan aggiunge, abbastanza pateticamente: «Spesso immagino di avere in fondo al cuore una città di Is, con le sue campane che richiamano alla preghiera una congregazione recalcitrante». Felici sono coloro le cui anime sono ancora elettrizzate dagli echi dei testi e delle preghiere imparate nell'infanzia - che sono infantili e semplici di cuore - grazia, misericordia e pace siano con tutti questi in misura smisurata!'