Commento dal pulpito di James Nisbet
Matteo 17:19
FEDE E SERVIZIO
'Allora i discepoli andarono in disparte da Gesù e dissero: Perché non abbiamo potuto scacciarlo fuori?'
I. Il segreto della fede . ‑ Tuttavia, come nei tempi antichi, è la contemplazione della persona trasfigurata del Signore il segreto della fede migliore e più pura. Non possiamo seguirlo, se non in spirito, sul monte santo. Non possiamo maneggiare, ascoltare o vedere il Signore della vita. Tra Lui e noi si stende la nuvola dei secoli. Ma può essere nostro meditare sulla Sua persona. Possiamo ritirarci un po' dal mondo. Possiamo concentrare i nostri pensieri su di Lui. Perdere la benedizione della meditazione, dell'essere coscientemente soli con Cristo, è perdere la potenza dell'azione cristiana.
II. La potenza dell'azione cristiana . ‑ L'azione è più grande della meditazione. San Pietro disse: "Signore, è bello per noi essere qui". Ma non era un bene per lui essere lì. C'era del lavoro da fare nel mondo. I miracoli di Cristo si compiono non sulla montagna, ma nella pianura. Possiamo trarre ispirazione da qualche montagna di gloria divina. Ma la nostra opera, che Dio ci ha dato, sta ai suoi piedi.
È un errore pensare che potremmo servire meglio ascendendo a qualche vantaggioso terreno di opportunità. Cerchiamo sempre qualcosa fuori dal comune, dimenticando la Divinità delle cose comuni. Eppure è più facile servire Cristo nella pianura.
III. Spiriti maligni da scacciare .—Ci sono ancora spiriti maligni nel mondo, che è fondamentale scacciare. C'è lo spirito della menzogna; lo spirito di invidia; lo spirito di intemperanza; lo spirito di impurità. Tali sono gli spiriti contro i quali si schiera la Chiesa, come una colonna di fuoco. Se chiediamo: 'Perché non abbiamo potuto scacciarlo?' Gesù Cristo stesso fornirà la risposta: 'Questa specie non esce ma con la preghiera.
«La preghiera è il segreto della santità; è la testimonianza della nostra spiritualità; è la promessa della vittoria. Quando la fede degli uomini e delle Chiese si è dimostrata impotente, allora si ode la voce divina: "Portatemelo qui".
—Vescovo JEC Welldon.