Commento dal pulpito di James Nisbet
Matteo 27:34
CRISTO RIFIUTA AIUTO
'Gli hanno dato da bere dell'aceto... e quando l'ha assaggiato, non ha voluto bere.'
Perchè no? La Croce doveva essere sopportata con piena coscienza.
I. Perseveranza fino alla fine . Qual è la nostra lezione da quest'ultimo atto di abnegazione di Gesù Cristo? Non è forse questo, che soffrire il dolore che possiamo eludere se lo vogliamo, perseverare fino alla fine , è spesso il più imperativo dei doveri? Una lezione banale, appunto; ma sono proprio queste lezioni banali che sono le più difficili da imparare.
(a) Negli affari ordinari degli affari vediamo spesso un uomo perdere tutto il profitto della sua fatica, perché non si prenderà i piccoli sforzi aggiuntivi che sono necessari per portare la sua macchina o la sua organizzazione alla perfezione. Dopo una lunga fatica, lo sforzo si indebolisce e l'entusiasmo svanisce; ed è solo l'uomo eccezionale che è così determinato di proposito e così completamente padrone di se stesso che sopporterà le pene del lavoro fino alla fine.
(b) O, ancora, nella vita domestica , non è in piccoli atti di abnegazione piuttosto che in grandi che il carattere si manifesta più veramente? Spesso è perché un uomo o una donna non rinuncia a qualche banale indulgenza, non intraprende qualche banale attività quotidiana, che la felicità di una casa è in pericolo.
(c) Oppure nella vita personale dell'anima , non è per piccole decisioni che si forma il carattere religioso? È, forse, nei dolori che proviamo quando resistiamo alla tentazione che ci avviciniamo di più a quello stato che san Paolo descrive come essere crocifisso con Cristo . I nostri dolori non sono, infatti, paragonabili ai suoi. Anzi! eppure anche noi dobbiamo non solo perseverare, ma — sono le sue stesse parole — prendere la croce .
II. Unione con le sue sofferenze . ‑ C'è un dolore di rinuncia che sei chiamato a sopportare almeno per una stagione. Puoi rifiutarti di dedicare parte del tuo tempo alle pretese della Chiesa di Dio o dei Suoi poveri con la scusa di non avere tempo libero. Ma ricordate che il dolore che comporta la consacrazione del nostro tempo libero al servizio di Dio piuttosto che all'indulgenza di noi stessi può essere il dolore stesso mediante il quale ci appropriaremo al meglio del messaggio di Cristo nella sua passione. Essere crocifissi con Lui significa più che essere colpiti da un'emozione passeggera dalla Tragedia della Croce.
Decano Bernardo.