Commento dal pulpito di James Nisbet
Matteo 9:29
LA FEDE E IL DONO
'Secondo la tua fede sia a te.'
La misura della nostra fede sarà sempre la misura del dono. Ma, quanti e quanti sono i benefici che Dio ci concede, tanti sono gli stati di fede nell'anima dell'uomo.
I. Una fede che vince . . ‑ Se questo principio è vero, ci fa scendere nel nostro cuore, per scoprire che non abbiamo ottenuto alcuna benedizione particolare, perché abbiamo avuto, in questo momento, una misura così piccola di fede. Credo che nel versetto ci sia più di quanto generalmente si intenda: "Questa è la vittoria che vince il mondo, anche la nostra fede". È che il mondo intero, l'universo intero, ogni cosa in esso, ogni dolore e ogni cura, ogni tentazione e ogni difficoltà, la fede può abbinarla continuamente, può 'superarla'; ma poi la fede deve essere proporzionata alla difficoltà.
'Nessuna fede': tutto vuoto. 'Fede debole': poca pace e poco lavoro. 'Fede forte': grandi cose; cose deliziose; cose celesti. Dio si attiene alla Sua stessa formula: 'Secondo la tua fede sia a te'.
II. La fede si basa sulle promesse . — Dio ci ha dato, su molti argomenti e in molti modi, certe distinte promesse. Quasi il nostro primo dovere nella vita è conoscere le promesse di Dio, e raccoglierle e raccoglierle nella nostra mente. Ognuna di queste promesse è buona per l'eternità. È con loro che si tratta di fede, perché il suo compito è prendere la promessa, portarla a Dio e farla onorare. Al di fuori del confine della promessa, la fede propriamente detta, non ha provincia.
—Il reverendo James Vaughan.
Illustrazione
'Qualunque cosa sia povera o sbagliata nella tua anima, è la tua fede che è colpevole. Dai la colpa al posto giusto. Abbi cura della tua fede. Ci sono molti di noi che non riescono a trovare la pace, anche se la cercano e la cercano onestamente. Il vero indizio di tutto questo è che non stai prendendo Dio in parola. Un altro uomo sente: "Penso di essere perdonato, ma non ho gioia". No; perché non ti rendi conto del fatto che Cristo, e il mondo intero, e la vita, e la morte, e il cielo, e tutte le cose sono tue.
Se ci credessi, saresti felice. Essi sono tuoi; nondimeno, "secondo la tua fede sia a te". Un altro sta entrando in qualche compito, ed entra tremante: vuole glorificare Dio, ma lo sente troppo per lui, ed è sopraffatto e spaventato; eppure restano promesse abbondanti per quell'uomo. Sono tutti scritti per te: e poi, su tutti, c'è questa iscrizione: "Secondo la tua fede sia a te". '