Commento dal pulpito di James Nisbet
Michea 2:13
CRISTO IL DISTRUTTORE
"L'interruttore è arrivato prima di loro."
Non mi scuso per aver preso le parole come se avessero la loro unica vera realizzazione nell'ufficio e nell'opera di Gesù Cristo. Egli è 'il Breaker che è apparso prima di noi.' È Lui che ha aperto la strada sulla quale possiamo percorrere, e in cui, in un modo che il profeta non sognava, 'il Signore è a capo' di noi, e il nostro Re ci precede. Quindi il mio scopo è semplicemente quello di prendere quel grande nome, 'The Breaker', e vedere i molteplici modi in cui nella Scrittura è applicato alle varie opere di Gesù Cristo nella nostra redenzione.
I. Seguo interamente l'esempio di passaggi corrispondenti in altre parti della Scrittura e, per cominciare, vi chiedo di pensare a quella grande opera del nostro Divin Redentore con la quale ha rotto per i prigionieri la prigione della loro schiavitù.
II. Prendiamo un'altra applicazione di questa stessa figura che si trova nella Scrittura, che presenta Gesù Cristo come l'Apritore del sentiero verso Dio. Poiché noi non conosciamo Dio com'è se non per mezzo di Gesù Cristo. Vediamo frammenti, e spesso frammenti distorti, della natura e del carattere Divini separati da Gesù, ma la vera natura Divina è, e poiché è nella sua relazione con me, peccatore, mi viene resa nota solo di fronte a Gesù Cristo. Quando lo vediamo, vediamo Dio.
III. Poi ancora un'altra modificazione di questa figura si trova nelle frequenti rappresentazioni della Scrittura, per cui nostro Signore è il distruttore, che sale davanti a noi nel senso che è il Capitano della marcia della nostra vita. — Abbiamo, nelle parole del testo, l'immagine del popolo allegramente raccolto che si accalca dietro al Leader. «Hanno rotto, hanno varcato la porta e sono usciti per essa; e il loro re passerà davanti a loro, e il Signore sul loro capo».
IV. Infine, c'è un'applicazione finale di questa figura che presenta nostro Signore come colui che spezza per noi i legami della morte, e il Precursore 'entrato per noi nei cieli'. — La risurrezione di Cristo è l'unica prova concreta di una vita futura. L'attuale vita di risurrezione di Cristo è il potere partecipando al quale, 'sebbene fossimo morti, vivremo'.
Anche lui ha percorso quella strada prima di noi. È entrato nella grande prigione in cui le generazioni degli uomini sono state perseguitate e portate in fretta; e dove giacciono nelle loro tombe, come nelle loro anguste celle. Là è entrato; con un colpo ha sbattuto le porte dai cardini, ed è svenuto, e nessuna anima può più essere rinchiusa come per sempre in quella prigione rovinata e aperta.