CONFERMA

'Se confesserai con la tua bocca il Signore Gesù, e crederai nel tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, tu lo salverai'.

Romani 10:9

Quando san Paolo parla della confessione necessaria alla salvezza, intende in parte, e forse principalmente, quella confessione di fede che accompagnava il battesimo degli adulti. Ora che il Battesimo dei bambini è diventato, e giustamente è diventato, consuetudine quasi universale della Chiesa, la confessione pubblica è stata trasferita in un'epoca successiva. Appartiene alla Cresima.

I. La Confermazione è l'atto con il quale una persona giunta ad anni di discrezione accetta e ratifica l'alleanza del suo Battesimo, rinnova la dedizione di sé a Dio e dichiara la sua fede nelle promesse e nei privilegi in cui lo ha ammesso il suo Battesimo. Questa 'confessione' dunque, che un tempo era, ed è tuttora, propriamente, parte del Battesimo degli adulti, ora appartiene alla Cresima. Fino alla Cresima, una persona non si è mai fatta una 'confessione' pubblica di Cristo e della religione cristiana, davanti a Dio e al mondo.

Poi lo fa. Forse l'unica volta nella sua vita in cui lo fa davanti alla Chiesa. Quanto è piacevole questo agli occhi di Dio, e quanto è essenziale, appare da queste parole del nostro testo, dove noterete che la "confessione" esteriore davanti alla Chiesa e la fede interiore sono racchiuse tra loro. Questo pone la 'Conferma' nella sua vera luce e mostra la sua grandissima e suprema importanza.

II. È una doppia Confermazione —confermare ed essere confermati—tu che confermi l'alleanza del tuo battesimo, e sei confermato, se vieni ad esso con fede—dallo Spirito Santo, ugualmente. Della ragione, dunque, e della decenza e del dovere della Cresima, come supplemento del Battesimo dei bambini, difficilmente posso concepire alcun dubbio in una mente ragionevole. Parlo entro limiti quando dico che l'esperienza di centinaia – che io stesso ho conosciuto – potrebbe testimoniare la grandezza e la realtà della benedizione e del potere che si trovavano nella Cresima. Naturalmente il beneficio dipende interamente dalla verità e dalla serietà con cui è fatto; ma sia solo reale e fatto con fede, e nessuna parola può esagerare il guadagno.

—Rev. James Vaughan.

Illustrazione

'Temo che la maggior parte di noi debba dichiararsi colpevole per l'accusa di non mostrare, nelle nostre normali abitudini di vita, nella nostra comune condotta quotidiana reciproca, "Chi siamo e chi serviamo", parlando di Cristo e le grandi verità della religione cristiana. Potrebbe un osservatore comune, un ascoltatore casuale, che è entrato, che ci ha incontrato nella società, che si è seduto con noi nella nostra cerchia familiare, scoprire che siamo cristiani? Anche se parliamo religiosamente, è Cristo di cui parliamo e della sua grande salvezza?'

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