AMORE CRISTIANO

'L'amore non fa male al suo prossimo.'

Romani 13:10

La Sacra Scrittura mostra che la gentilezza e la benevolenza universali sono il vero spirito del cristianesimo.

I. L'ostacolo è il nostro naturale egoismo, che è la nostra caratteristica più forte. Il desiderio di andare avanti è naturale; la voglia di divertimento è naturale. L'affetto naturale non è necessariamente una virtù cristiana.

II. L'amore cristiano è il dono di Dio. Può essere cercato e ottenuto. Per lo spirito dell'amore conosceremo che siamo discepoli di Cristo.

III. Il risultato sarà che la nostra via diventerà sempre più luminosa e più felice perché nessun male non rigenerato e nessuna freddezza o morte o altruismo.

—Arcidiacono William Sinclair.

Illustrazione

«Senza prendere il caso estremo - un uomo che mi odia come suo nemico - come posso provare amore fraterno per l'egoista, il beffardo, l'ingrato, il meschino, il sordido, il depravato, l'impuro e il bugiardo? Gesù Cristo dà più di un suggerimento su come questo può essere fatto. Dobbiamo cercare di guardare tutti gli uomini come fa Dio. Dobbiamo cercare di vedere i nostri fratelli uomini anche nei momenti peggiori come li vede Dio. Dobbiamo imparare a sapere che dietro tutti questi vizi e difetti superficiali c'è un'anima umana povera, sofferente, accecata, ignorante, preziosa, per la quale Cristo è morto in Croce.

Dobbiamo riconoscere che gli apparentemente ingrati sono probabilmente i più grati e che, con il minor numero possibile di eccezioni, ogni anima vivente sta cercando di fare del suo meglio secondo le sue luci e la sua comprensione, per quanto la sua conoscenza parziale o completa ignoranza lo consentirà, quindi per quanto consentiranno i suoi difetti ereditari, l'ambiente non congeniale e l'addestramento. Dio, dobbiamo ricordarlo, odia solo il peccato e ama il peccatore.

Dobbiamo sforzarci di tracciare la stessa distinzione, ricordando allo stesso tempo le parole "Non giudicare, per non essere giudicato". Non sappiamo quale possa essere la tentazione di un altro uomo, né come potremmo comportarci se li avessimo ad affrontare noi stessi. Ma sappiamo che tutti gli uomini sono tentati a peccare, e che pochi davvero peccano consapevolmente e volontariamente con intento deliberato. Sforziamoci dunque di vedere i nostri simili come li vede Dio. Mentre odiamo i loro peccati come odiamo i nostri, impariamo ad amarli come anime preziose, per le quali è morto il Signore della gloria'.

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