Commento dal pulpito di James Nisbet
Salmi 64:1
DIO LA DIFESA DEI PERSEGUITATI
"Preserva la mia vita."
I. Questo è il grido di angoscia, ma non di disperazione. —Il Salmista è assediato da astuti nemici che tramano e tramano contro di lui con determinazione maliziosa e persistente. Descrive molto dettagliatamente il loro metodo. È quella del consiglio segreto e della crudeltà studiata. Hanno un solo scopo, quello di ferire il giusto sparandogli da luoghi segreti. Si rafforzano dichiarando che nessuno può vederli.
Questa è la sua angoscia. La guerra è impari. I suoi nemici non sono allo scoperto, ma al riparo. Al versetto sette abbiamo l'inizio del suo racconto del motivo per cui la sua angoscia non è disperazione. Contro la loro malvagia determinazione di sparare ai giusti c'è il fatto che Dio sparerà contro di loro. Questa è la sicurezza dell'anima fiduciosa.
II. Ai tempi del Nuovo Testamento la verità è espressa in modo diverso, ma resta il principio: 'Se Dio è per noi, chi può essere contro di noi?' ‑ L'applicazione pratica di questo ai giusti è che non c'è bisogno che cerchino di vendicarsi dei loro nemici. La loro unica preoccupazione è confidare in Dio. Tale fiducia scaturirà nella gioia e nell'inevitabile rivendicazione della loro fede. Per questo dobbiamo sempre pregare, come fa il Salmista, non tanto per la liberazione dai nemici quanto per la liberazione dalla paura di essi.
Illustrazione
'L'atto divino, patente per tutti, della retribuzione giudiziaria, diventa una benedizione per l'umanità. Passato di bocca in bocca diventa un avvertimento. Per i giusti in particolare diventa una consolante e gioiosa conferma della fede. Il giusto gioisce nel suo Dio, che così giudicando e redimendo fa della storia la storia della redenzione; con tanto più fiducia si nasconde in Lui; e tutta la retta gloria in Dio, che guarda nel cuore e con le opere riconosce quelli il cui cuore è conforme a lui».