E sua moglie Jezebel gli disse: «Goveri tu ora il regno d'Israele? alzati, [e] mangia il pane, e il tuo cuore sia allegro: io ti darò la vigna di Naboth l'Izreel.

Ver. 7. Ora governi tu il regno d'Israele? ] qd, Che re di poteri sei tu! Non spetta a un re chiedere l'elemosina o comprare, ma comandare e chiedere ciò che gli piace, senza controllo. E tale fu poi il discorso della cattiva Giulia al genero Antonio Caracalla, sollecitandolo a matrimonio incestuoso; quando ha risposto, Vellem si liceret, lo farei, se potessi; rispose sfacciata: Si libet licet; puoi fare tutto ciò che vuoi: non sai che sei un imperatore e che spetta a te dare leggi agli altri e non ricevere leggi da alcuno vivente? Così Caligola disse a sua nonna Antonia, Memento omnia mihi licere, et in omnes.Devi sapere che posso fare tutto ciò che desidero. Jezebel avrebbe convinto Achab qui, che è illegale e che poiché non sapeva come migliorare il suo potere regale, lo avrebbe fatto per lui.

Lascia che il tuo cuore sia allegro. ] Canta via per questa faccenda.

ti darò la vigna. ] Così cantava la gallina, regnò la moglie; essendo impio marito impientior, avaro avarior, crudile crudelior, rapace rapacior, cupido cupidior, come si dice, un il peggiore dei due, se peggio potrebbe essere. Ambrose b fa di lei un tipo di cupidigia, che promette ai suoi clienti ricchezza senza diritto. Un altro dice in verità che era fax malorum omnium, et quasi furia quaedam inferni, un tizzone ardente di ogni malizia, una vera megera infernale.

a Lapide.

b Cap. 9.

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