E Jonadab, figlio di Scimeah, fratello di David, rispose e disse: Il mio signore non supponga [che] abbiano ucciso tutti i giovani figli del re; poiché solo Amnon è morto: poiché dalla nomina di Absalom questo è stato stabilito dal giorno in cui ha costretto sua sorella Tamar.

Ver. 32. E Gionadab, figlio di Scimea. ] Questo astuto uomo accarezzato, cercando in qualche modo di mitigare l'estremo dolore di suo zio David, che aveva causato con il suo malvagio consiglio ad Amnon, indovina la verità e colpisce a destra: per cui, forse, potrebbe essere in qualche momento da Absalom reso al corrente. Aveva consigliato ad Amnon come aggirare la sua lussuria illecita: e ora che era stato ucciso, poteva dire che cosa ne era stato di lui: il diavolo può fare lo stesso. Fu un vero peccato che David non lo vagliasse ulteriormente, per scoprire il fondo della faccenda e per dargli il dovuto pagamento.

Per la nomina di Assalonne. ] Ebr., Per bocca, cioè per lo scopo del suo cuore esultante, che irrompendo fortuitamente qualche tempo alle sue labbra.

Dal giorno in cui ha costretto sua sorella Tamar. ] Così a Leuttra lo Stato lacedemone fu completamente rovesciato, per uno stupro ivi commesso sulle due figlie di Scedaso. Onde quando un certo monaco avea rapito la sorella di Zisca, quel nobile boemo, prese le armi contro i monaci, e quelli che li favorivano; gettando al suolo trecento monasteri, e facendo molte grandi imprese contro i papisti in Boemia e in Germania.

Ma che uomo impenitente e sfacciato era questo Jonadab, da poter parlare dello stupro di Tamar, che aveva escogitato, insieme alle tristi conseguenze, senza alcun rimorso o rimpianto! E che razza di rabbini hanno detto che questo Jonadab qui era il profeta Nathan, il quale sapeva per mezzo dello Spirito cosa era stato fatto a Baalhazor!

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