Poiché come avete bevuto sul mio monte santo, [così] berranno di continuo tutte le genti, sì, berranno, e inghiottiranno, e saranno come se non fossero state.

ver. 16. Poiché come avete bevuto sul mio monte santo ] Come voi, o Edomiti, vi siete rallegrati e vi siete rallegrati per le rovine di Sion, cantando e cantando nella sua calamità, così molte nazioni, e voi tra, sì, sopra le altre ( per la tua eccessiva perfidia e crudeltà), bevi profondamente del calice del furore di Dio, che ha l'eternità fino in fondo.

E saranno come se non fossero stati ] Questa clausola contrasta con quell'altro senso che alcuni danno al testo, vale a dire. Le genti berranno, festeggeranno e trionferanno su di te, o Edom, che hanno sottomesso; sì, berranno così forte che inghiottiranno te e tutta la tua sostanza, senza lasciarti nulla, praeter coelum, et coenum, come quel prodigo romano si vantava di aver fatto a se stesso.

La loro esposizione sembra più probabile che qui iniziano la parte consolatoria della profezia, e fanno di questo versetto un apostrofo per gli ebrei afflitti in questo modo: Come se voi, popolo mio, avete bevuto la vostra parte della coppa dell'afflizione (una metafora ordinaria, non solo nella Scrittura , come Ez 23:32 Ger 49:12 Matteo 20:22 , ma anche in scrittori pagani, alludendo forse alla coppa di veleno data ad Atene ai malfattori, o, come alcuni pensano, al modo delle loro feste, per cui i Simposiarca, o governatore della festa, Giovanni 2:9, ha dato ordine che cosa e quanto dovrebbero bere ciascuno), così berranno tutti i pagani, e questo continuamente; sì, non solo sorseggiano la cima, quella che è più dolce e limpida; ma anche la feccia e i sedimenti berranno e inghiottiranno; finché non li avrà completamente inghiottiti, così che saranno come se non fossero stati.

Vedi, a conferma di questo senso, Geremia 25:15 ; Geremia 49:12 , e prega per la rovina di Roma, tanto da tempo predetta da Sibilla: Tota eris in cineres, quasi nunquam Roma fuisses. La profezia si è adempiuta già in Edom; il cui stesso nome è perduto, più di quello che la Scrittura riporta di loro.

I Caldei ne tagliarono l'abbondanza, insieme ai Moabiti, agli Ammoniti e alle altre nazioni vicine. Dopo di che Giuda Maccabeo, e suo nipote Ircano, ne uccisero una grande specie; e poi, infine, i romani e altri principi li sradicarono completamente. Vedi Giuseppe. lib. io. Antich. cap. 10; 1Ma 5:65 2Ma 10:16; 2 maggio 10:32 .

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