Il mio amato è come un capriolo o un giovane cervo: ecco, sta dietro il nostro muro, guarda alle finestre, mostra se stesso attraverso la grata.

ver. 9. Il mio amato è come un capriolo o un giovane cervo, ] vale a dire, Per dolcezza e rapidità, come nel versetto precedente. Il suo aiuto sembra lungo, perché noi siamo a corto. Nell'occasione del tempo non mancherà a quelli che lo aspettano. Il leone sembra lasciare i suoi piccoli finché non si sono quasi uccisi con ruggiti e ululanti; ma alla fine li solleva; e così diventano i più coraggiosi.

A volte Dio sembra dimenticare il suo popolo, ma è perché possa ricordare meglio se stesso e ricordarglielo. Sembra, come qui, aver fatto un lungo viaggio, ed essere molto lontano da loro, quando infatti è vicino a noi come lo era una volta a Maria Maddalena dopo la sua risurrezione; ma era così spaventata che non poteva vederlo. Se in qualsiasi momento si è assente per provare la nostra fede e amore per lui, e per farci sapere quanto possiamo essere malati senza di lui, tuttavia non è più lontano che dietro un muro o uno schermo.

Oppure, se esce di casa da noi, guarda fuori dalla finestra, per vedere come la prendiamo, e subito dopo si mostra attraverso la grata, affinché non ci disperiamo del tutto o disperiamo del suo ritorno. Sì, fiorisce o sboccia attraverso le grate, come un fiore o un albero da frutto che, crescendo sotto o vicino a una finestra, manda un dolce profumo nella stanza, o forse dei graziosi rami, per insegnare che Cristo non viene al suo senza profitto e conforto per le loro anime.

Appariva come un fiore in ascesa.

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