Commento completo di John Trapp
Cantico dei Cantici 3:4
Cantico dei Cantici 3:4 [Fu] poco che passai da loro, ma trovai colui che l'anima mia ama: l'ho tenuto e non l'ho lasciato andare, finché non l'avessi condotto in casa di mia madre, e nella camera di colei che mi ha concepito.
ver. 4. Fu poco che passai da loro. ] È probabile che, illuminando queste sentinelle, abbia promesso a se stessa molto consiglio e conforto da loro, ma rimase delusa. Piace a Dio molte volte incrociare i nostri progetti più probabili, affinché solo lui possa essere appoggiato. La povera anima in pericolo è incline a bussare alla porta della creatura per conforto, a pescare all'estero ea guardare da una parte e dall'altra, come fece David, in cerca di aiuto.
Sì, molti usano i mezzi come mediatori e quindi sono privi di Cristo. È una buona nota che si fa su questo testo, che era un po' oltre la sentinella; il che mostra, dice, che il Signore tarda il conforto, per trascinare la sua Chiesa, con tutti i suoi mezzi, dal più basso al più alto, dove trova in breve tempo conforto; ma molte volte non prima che sia passata, perché non lo attribuiscano all'eccellenza dei mezzi, ma a Dio.
Ma ho trovato colui che la mia anima ama. ] Cristo, poiché perciò minaccia di non essere messo a punizione, b così si nasconde, altrimenti, per poter tornare dal suo popolo con più conforto: e il suo solito tempo per entrare da loro è, quando hanno quasi finito di prendersi cura di lui, come fece con quei due che erano in viaggio verso Emmaus, Lc 24:13, quando hanno appeso insieme le loro speranze e le loro arpe, e sono pronti a gettare via la loro fiducia e ad andarsene guardando più a lungo.
"Quando il Figlio dell'uomo verrà" - cioè, con una risposta alle preghiere del suo popolo, che ora hanno anche rinunciato per una fatica perduta - "troverà la fede sulla terra?" Luk 18:8 cioè, qualcuno penserà mai che, essendo rimasto così a lungo, alla fine sarebbe arrivato? Cristo ama confortare coloro che sono abbandonati alle loro speranze e dare una benedizione a quei tempi e mezzi di cui disperiamo. Non si possono gettare via le pene che decidiamo di perdere per Cristo.
L'ho tenuto e non l'ho lasciato andare. ] Ella lo tenne con entrambe le mani seriamente; poiché la fede ha due mani, una che riceve Cristo da Dio, l'altra che dà a Dio il credente. Con entrambi tiene Cristo - «il re è trattenuto nelle sue tribune» dai vincoli dell'amore, dalle corde della benevolenza, Figlio 7,5 è anche tenuto prigioniero in sua compagnia - ma soprattutto con i primi. Ella lo tiene come Giacobbe, Gen 32:26 anche se con molto conflitto.
Il diavolo le colpisce duramente la mano e le farebbe perdere la presa. Quindi la fede è pronta a tirare e lottare, anche finché non suda di nuovo. E per questo Paolo la chiama το εργον, la difficile "opera della fede", 1Ts 1,3 perché il credente ha tanto rumore da reggere. Se non riesce a tenere con le mani, userà i suoi denti - come è riportato c di Cynegirus, quel nobile ateniese, e del nostro Sir Thomas Challoner, d nelle guerre di Carlo V - qualsiasi spostamento farà piuttosto che parte con Cristo, che la sua anima ama: dopo essersi fissato all'albero della vita, invece di annegare, è deciso a strapparlo alle stesse radici.
Che Dio combatta contro di lui con la sua stessa mano, e si offra, per così dire, di ucciderlo, eppure resisterà ancora; confiderà, in un Dio adirato, in un Dio che uccide, come Giobbe; e come Giacobbe, lotterà, e non lascerà andare, sebbene solo, e di notte, e su una gamba sola. "Ecco! questa è la generazione di quelli che lo cercano, di quelli che cercano il tuo volto": questo è Giacobbe; Salmo 24:6 questi sono "Davvero israeliti". Gv 1:47
Finché non l'ho condotto nella casa di mia madre.] Cioè, nella mia coscienza, di' alcuni - dove abita la fede, e Cristo mediante la fede. Rm 10:10 Gal 4:19 Nelle sinagoghe dei Giudei, dicono altri, o nelle congregazioni dei Gentili. Fanno meglio a comprenderla dalla Chiesa Cattolica, la Gerusalemme superna, quella "Madre di tutti noi", rappresentata da Sara, Galati 4:24 ; Gal 4,26 dove Cristo ha la dimora più deliziosa, una commozione confortevole e, per così dire, la convivenza coniugale con la sua sposa, la camerata. Gdc 15:1
un signor Dudley Fenner.
b Perciò minaccia di non punire. - Cris.
c Eliano,
d Camden.