Commento completo di John Trapp
Cantico dei Cantici 7:4
Il tuo collo [è] come una torre d'avorio; i tuoi occhi [come] gli stagni di Heshbon, presso la porta di Bathrabbim: il tuo naso [è] come la torre del Libano che guarda verso Damasco.
ver. 4. Il tuo collo è come una torre d'avorio. ] Più liscio, bianco e diritto. Alcuni con questo intendono i magistrati, che sostengono lo Stato, come il collo fa la testa. "Io ne rendo le colonne", dice David. Altri s'intendono i ministri, i quali, essendo in alto nella Chiesa, sono agli stessi invece di torri di avvistamento o di difesa. E soprattutto quando sono sui loro pulpiti - chiamati torri in ebraico Neh 8:4 - a leggere ed esporre la legge di Dio al suo popolo.
I tuoi occhi come gli stagni di Heshbon. ] Smaltata da lacrime di compunzione e compassione - Nam faciles motus mens generosa capit - e ben preparata a guardare nel proprio cuore e nella propria vita. Le lacrime invece delle gemme erano gli ornamenti del letto di David, dice il Crisostomo. E sicuramente quel dolce cantante non ha mai cantato in modo più melodioso di quando il suo cuore si è spezzato più pentitamente. Salmi 6:1-10 Salmi 51:1-19 Così gli uccelli in primavera cantano soavemente quando piove molto tristemente; e lacrime di vera contrizione sono pillulae lucis, pillole fatte apposta per schiarire la vista. Quando Giovanni pianse, il libro sigillato gli fu aperto; Lilium lachryma sun seritur. La luce è seminata per i giusti.
Il tuo naso è come la torre del Libano, ecc. ] Si verborum faciem consideremus, quid poterit magis dici ridiculum? dice Titleman sulle parole: Se guardiamo solo all'esterno di questo testo, cosa può sembrare che sia stato detto di più ridicolo? È un così grande elogio avere un naso come una torre? Ciò che dobbiamo imparare da qui è che, vedendo Cristo ora risorto ed asceso al cielo, dobbiamo alzare il naso, per così dire, assaporando le cose dello Spirito di Cristo, discernendo le cose eccellenti, e mediante una saggezza spirituale che aspira all'eternità.
Che guarda verso Damasco. ] Il capoluogo della Siria, che prende il nome dalle sanguinose scorribande dei ladri, come pensa Pietro Martire ; oppure, come altri, dal sangue del giusto Abele sgorgò, donde il luogo fu chiamato Damsech, "una sacca di sangue".
un animale domestico. mart. in 1 Reg. xvi.