Commento completo di John Trapp
Daniele 4:33
In quella stessa ora si adempì la cosa su Nabucodonosor: e fu scacciato dagli uomini, e mangiò l'erba come buoi, e il suo corpo fu bagnato dalla rugiada del cielo, finché i suoi capelli divennero come aquile [piume], e le sue unghie come gli [artigli] degli uccelli.
ver. 33. La stessa ora si adempì. ] Quando meno previsto. Lo stesso accadde al vecchio mondo, Sodoma, Faraone, Giuliano, ecc. Vedi 1 Tessalonicesi 5:2,3 . Come si dice del metallo di cui fanno il vetro, è più vicino alla fusione quando brilla di più; così sono i malvagi più prossimi alla distruzione quando sono al massimo splendore.
E fu cacciato dagli uomini. ] Dai suoi cortigiani e sudditi. In lui appariva bene che la mortalità non fosse che lo stadio della mutevolezza. Similmente si vedeva in Nerone, e in molti altri imperatori romani e greci; in Belisario, Bajazet, il nostro Riccardo II ed Enrico VI, il quale, essendo stato il più potente monarca per domini che abbia mai avuto l'Inghilterra, alla fine non era padrone di una collina di talpa, né proprietario della propria libertà.
Di Enrico Holland, duca di Exeter, nipote di Giovanni di Gaunt, si è già fatto menzione. A nostra memoria, durante il regno di re Giacomo, Lord Cobham, essendo stato un uomo di settemila sterline l'anno, e di un patrimonio personale di trentamila sterline, giunse nondimeno a una fine miserabile; poiché prima della sua morte era schifoso per mancanza di vestiti e biancheria, ed era morto di fame, non aveva un raschietto da trench, qualche tempo il suo servitore a corte lo sollevò con avanzi, nella cui casa morì, essendo un posto così povero che era costretto a salire una scala attraverso un piccolo buco nella sua camera. a Lo strano cambiamento accadde a Sir Edward Greenill, di Milcot, nel Warwickshire, che conoscevo molto bene.
E mangiava l'erba come buoi. ] Per singolare giudizio di Dio Onnipotente, che discese dal cielo, per così dire, per combattere un duello con quest'uomo superbissimo, inspectante toto mundo, agli occhi di tutto il mondo. B
E il suo corpo era bagnato dalla rugiada del cielo.] Oltre al brutale cambiamento della sua mente, il suo corpo era molto cambiato dall'intemperie dell'aria e dal suo nutrirsi e vivere tra le bestie feroci. Eppure non fu in verità mutato in bestia, come pensa Bodin, tanto che in alto era come un bue, e nelle sue parti posteriori come un leone, come altri hanno favoleggiato. Non è cambiata la sostanza del suo corpo, ma solo la qualità della sua sostanza e della sua forma. Ruperto conclude bene che questo fu il più grande cambiamento menzionato nella Scrittura, eccetto solo quello della moglie di Lot, che fu trasformata in una statua di sale.
Finché i suoi capelli non furono cresciuti come piume d'aquila.] Spessi e neri.
E le sue unghie come artigli d'uccello.] Lunghe e affilate; così che nella sua forma si avvicinò più a una bestia selvaggia che a un uomo.
a Corte di Re Giacomo, p. 37.
b Rullo.