Commento completo di John Trapp
Ecclesiaste 1:13
E ho dato il mio cuore per cercare e ricercare con saggezza riguardo a tutte le [cose] fatte sotto il cielo: questo doloroso travaglio ha Dio dato ai figli dell'uomo per essere esercitati con esso.
ver. 13. E ho dato il mio cuore per cercare e ricercare con saggezza. ] Dio aveva dato a Salomone un grande cuore e una grande riserva di sapienza; e questo lo rendeva non più pigro, ma più operoso, più permissivo e serio nel cercare e...
Cercando con saggezza, ] cioè, con la migliore abilità che aveva, con maturità e metodico, le cause, le proprietà e gli effetti, con la ragione di tutte le cose che sono e sono fatte sotto il cielo. Né lo fece per orgoglio e curiosità (come Hugo de Sancto Victore qui lo censura aspramente), ma con sobrietà e modestia, fissando le sue disquisizioni e osservazioni di cose politiche e naturali ad uso dei posteri.
E poiché questi a sono ormai perduti - perché forse troppo ammirati e fidati, da coloro che ne avevano l'uso sotto il primo tempio, nel e con il quale alcuni ebrei dicono che furono bruciati - che prezzo alto tutti abbiamo fissato su questo e sugli altri due libri di Salomone, il più saggio degli uomini, poiché, non Apollo, ma il vero Dio del cielo lo ha chiamato e ce lo ha raccomandato! Sicuramente, come nell'Apocalisse, il cielo non si aprì mai, ma fu rivelato qualche grande mistero, proferito qualche oracolo divino; quindi possiamo essere fiduciosi che lo Spirito Santo non assegna mai a nessuno scrittore di Scritture un'opera se non per uno scopo eccellente.
E se lo trascuriamo, si lamenterà di noi come una volta: "Ho scritto per loro le cose grandi di nessuna legge, ma erano considerate una cosa strana". Os 8:12 In quanto a quelle altre degne opere di Salomone (i frutti di questa ricerca privata nella natura delle creature qui menzionate), che il danno del tempo ci ha privato, quanto meglio possiamo dire di loro, che un pio e il dotto uomo b fece una volta dell'Ottapla di Origene, Huius operis iacturam deplorare possumus, compensare non possumus, Possiamo ben piangere questa grande perdita, ma non possiamo aiutarla.
a 1 Re 4:32,33 .
b Rolloc., De Vocation, p. 130