Allora guardai tutte le opere che le mie mani avevano fatto, e il lavoro che mi ero affaticato a fare: ed ecco, tutto [era] vanità e vessazione dello spirito, e [non c'era] profitto sotto il sole.

ver. 11. Poi ho guardato tutte le opere. ] Una pratica necessaria e proficua, degna della nostra imitazione - vale a dire, riconoscere e rivedere ciò che abbiamo fatto, e per quanto poco scopo ci siamo "stanchi nella moltitudine dei nostri consigli". Isaia 47:13 "Dio guarda gli uomini, e se qualcuno dice: ho peccato e ho pervertito ciò che era giusto, e non mi è servito, libererà la sua anima dall'andare nella fossa e la sua vita vedrà la luce.

"Giobbe 33:27-28 Cicerone a potrebbe dire a Nevio, che se solo avesse soppesato bene con se stesso quelle due parole, Quid fa? Che devo io? la sua lussuria e il suo lusso sarebbero stati raffreddati e qualificati.

Ed ecco, tutto era vanità e vessazione dello spirito ] Proprio nel perseguirli c'è molta angoscia, molte lamentele, paure, gelosie, disgrazie, interruzioni, malumori. Inoltre, si vede di rado che Dio concede ai più grandi cari del mondo un perfetto appagamento. Qualcosa di cui devono lamentarsi, che darà una verzura sgradevole ai loro bocconi più dolci e renderà miserabile la loro stessa felicità.

"Tuttavia, tutto questo non mi giova a nulla finché vedo Mardocheo", dice il servitore del re Aman. Infine, dopo il godimento non santificato segue il pungiglione della coscienza, che inesprimibilmente tormenterà e tormenterà l'anima per tutta l'eternità.

E non c'era profitto sotto il sole. ] Nulla emolumenta laborum, nient'altro che fatica per travaglio, non contentezza ma disperazione, nessuna soddisfazione ma vessazione senza fine; come i bambini si affaticano a prendere una farfalla, che quando l'hanno catturata non giova loro niente, si sporcano solo le dita. O meglio, come il corpo idropico, sforzandosi di dissetarsi bevendo, non fa che aumentare la malattia, e alla fine si autodistrugge.

un Orat. per Quinto.

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