C'è un grave male [che] ho visto sotto il sole, [vale a dire], le ricchezze conservate per i loro proprietari a loro danno.

ver. 13. C'è un grave male. ] Oppure, una malattia malvagia, a come rompe il sonno, hinc pallore et genae pendulae, item furiales somni et inquies nocturna, b che provoca pallore, magrezza, irrequietezza di notte. Questa malattia è l'idropisia o la bulimia della cupidigia, curata di rado come l'eresia, la frenesia, la gelosia, tre delle quali sono ritenute malattie incurabili.

Ricchezze conservate per i loro proprietari a loro danno. ] I mondani siedono in nidiata sulla loro ricchezza e si schiudono a loro danno, come l'uccello sciocco fa le uova della cockatrice. Le ricchezze sono chiamate "beni", ma è stato ben osservato che colui che per primo le chiamò così era un marito [marito] migliore del divino. Tale marito era nel vangelo, il quale contava su «molti beni accumulati per molti anni.

Ma come mai questi "beni" si rivelano cattivi ai proprietari se non per il cattivo uso di essi? Le ricchezze in sé sono di natura indifferente, ed è attraverso la corruzione degli uomini, ut magna sit cognatio et nominis et rei divitiis et vitiis, che le ricchezze sono armi di malvagità, motori di malvagità. "Chi guadagna ricchezze, e non per diritto, morirà povero stolto" Ger 17:11

Mentre si prepara a perire, perisce per parti cattive. "

Colui che conserva le sue ricchezze - non avendo argento vivo, senza denaro corrente - quando Dio lo chiama a separarsi da esse per usi pii e caritatevoli, le conserva a suo più grande danno. Poiché la ruggine del suo cancro, oro, si alzerà in giudizio contro di lui in quel gran giorno. Marmellata 5:3

" Così i piatti sono ammucchiati con troppi soldi di cui preoccuparsi "

Strangulat” - Giovenale, sab. 10.

Vedi Trapp su " Pro 1:19 "

malattia dai mali. - Pagn.

b Plin.

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