Hai profanato i tuoi santuari con la moltitudine delle tue iniquità, con l'iniquità dei tuoi traffici; perciò farò uscire di mezzo a te un fuoco, esso ti divorerà e ti ridurrò in cenere sulla terra, agli occhi di tutti quelli che ti vedono.

ver. 18. Hai profanato i tuoi santuari, ] cioè i tuoi palazzi regali, dove sei guardato e onorato come un dio, ma miserabile, e che per maestosità può competere con il mio santuario. Aggiunga qui che nessuno può entrare nel tempio se non solo i sacerdoti; così nessuno poteva entrare nel palazzo se non confidando persone. I turchi in questo giorno non lasciano che nessun estraneo venga alla presenza del loro imperatore, ma prima lo stringono per le braccia, con l'intenzione di fargli onore, ma in verità per privarlo dell'uso delle sue mani, affinché non gli offrisse qualsiasi violenza. un

Perciò io produrrò un fuoco in mezzo a te.] Perirai per i tuoi peccati, come una casa è bruciata dal fuoco acceso dentro di sé.

E ti ridurrò in cenere. ] Che rimarrà come un monumento duraturo del dispiacere divino; come le ceneri e le ceneri di Sodoma; ed Erodoto dice lo stesso delle ceneri di Troia.

una storia turca, 715.

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