Perciò il suo nome è chiamato Babele; perché là il SIGNORE ha confuso la lingua di tutta la terra; e di là il SIGNORE li ha dispersi su tutta la terra.

Ver. 9. Il Signore vi ha confuso la lingua. ] Una croce dolente e ostacolo allo scambio di merci tra nazione e nazione. Questa grande fatica ha anche Dio affidato ai figli degli uomini, che gran parte del nostro tempo migliore è speso intorno al guscio (nell'apprendimento della lingua) prima che possiamo arrivare al nocciolo della vera saggezza, specialmente la saggezza delle Scritture. L'epitaffio del nostro Salvatore, scritto in ebraico, greco e latino, come ci propone che Cristo sia; Primo, il santissimo (poiché la lingua ebraica è chiamata lingua santa); In secondo luogo, il più saggio (poiché in greco è scritta tutta la sapienza umana); Terzo, I più potenti (poiché i Latini erano signori della terra e diffondevano la loro lingua tra tutte le nazioni).

Quindi significa che Dio avrebbe la dignità e lo studio di queste tre lingue da conservare e mantenere nelle chiese di Cristo fino alla fine del mondo. Ebrici, dice Reuchlin, bevono alle fontane; greci dei fiumi; Solo latinisti dei pool in piedi. a C'erano quelli che si burlavano della moltitudine delle lingue. Atto 2:13 E i monaci quasi si sdegnavano di tali Camilli letterarii , che scacciavano la barbarie e portavano le lingue dotte.

b Ma riconosciamolo come un singolare dono di Dio, come prima per il raduno della Chiesa, At 2,1-4, così ancora per l'edificazione del corpo di Cristo, "finché tutti giungiamo a un uomo perfetto", Ef 4:13 per parlare la lingua di Canaan, nel regno dei cieli.

E di là il Signore li disperse. ] Dicono i dottori ebrei, c che in questa dispersione c'erano settanta nazioni, con settanta lingue diverse. Epifanio dice che la loro unica lingua era divisa in settantadue; perché tanti uomini erano allora presenti, e ognuno aveva il suo dialetto, e lo seguiva a modo suo. Cleopatra è famosa nella storia per la sua abilità nelle lingue. Poteva dare una pronta risposta agli ambasciatori che arrivavano, siano essi etiopi, ebrei, arabi, siri, medi o parti.

Sì, poteva accordare e volgere la lingua, come uno strumento a molte corde, dice Plutarco, in qualunque lingua le piacesse. Questo mi ricorda di quelle lingue biforcute, e di quell'espressione che lo Spirito ha dato loro. At 2,1-47 "Parti, Medi, Elamiti, forestieri di Roma, Giudei e proseliti, Cretesi e Arabi udirono" gli apostoli parlare "nella loro propria lingua le mirabili opere di Dio", a singolare vantaggio della Chiesa, che allora doveva essere raccolto da tutte le nazioni, e che con un mezzo simile come questi ribelli furono dispersi.

a Gli Ebrei bevono le sorgenti, i Greci i canali, i Latini le paludi .

b Giov. Manlio. loc. com., pag. 130

c R. Menahem in Gen. xi.

d την γλωτταν ωσπερ οργανον τι πολυχορδεο, ευπετως τρεπουσα προς ην βοεκτοιτο. Plut.

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