Commento completo di John Trapp
Genesi 26:14
Poiché possedeva greggi, possedeva armenti e gran quantità di servi: ei Filistei lo invidiavano.
ver. 14. E i filistei lo invidiavano. ] L'invidia è la compagna costante della prosperità, come David sentiva e si lamentava. Succoth e Pennel disprezzano Gedeone, per invidia della sua vittoria; I fratelli di Giuseppe non possono sopportarlo, perché più favorito di suo padre. Cora diffama Mosè; Saulo, David; i Farisei, nostro Salvatore; la loro malizia attraversa volontariamente le loro coscienze. Caligola sacrificò a Nettuno e Invidia, ne sibi, ut ipse dicebat, invideretur.
a Pensava che altri uomini fossero malati, come lui, della sua malattia (come il diavolo accusava Dio di invidia ai nostri primogenitori); poiché certamente non esisteva persona più invidiosa di lui; testimoniate che ha buttato giù le statue di tutti gli uomini famosi e ne ha deturpato i titoli; vietando a qualsiasi nuovo di essere costituito senza il suo permesso e il suo gradimento. Così quella tigre, Tiberio, afferrò con i suoi denti dispettosi tutti gli ottimi spiriti del suo tempo: fece morire un poeta, per aver fatto un'eccellente tragedia; b e bandì un certo architetto, per aver costruito un elaborato portico a Roma, che non poteva scegliere se non ammirare e ricompensare con denaro.
Nerone invidiava tutti gli uomini che erano un po' gentili con il popolo. c Valentiniano odiava tutto ciò che era ben vestito, o ben dotto, o ricco o nobile d Fortibus etiam detrahere solebat, ut solus videretur bonis artibus eminere, dice Ammiano. e Germanico non aveva nemici più mortali dei suoi stessi ornamenti, f ei suoi avversari (come qui quelli di Isacco) non avevano niente di cui lamentarsi di lui, più della sua grandezza.
Tanto vero è quello di Salust; g Difficilimum inter mortales est, gloria invidiam vincere. Ercole non ha avuto più a che fare con Idra di quanto un brav'uomo avrà con questa bestia. Invidiato sarà del suo prossimo, per il suo lavoro e per il suo giusto lavoro. Ecc 4:4 "Questo è anche vanità e vessazione dello spirito".
a Dio in Vita Caligula.
b Svetonio, cap. 3 e 4. A Lucano, perché famoso per la sua arte poetica, era proibito fare una poesia.
c Dio in Neron.
d Seneca.
e em. Marcell., lib. xxx. cap. 29.
f Tacito
g Saluto in Catil .