E disse: [Sei tu il mio stesso figlio Esaù? E lui ha detto, io [sono].

ver. 24. Sei tu il mio stesso figlio Esaù? E lui ha detto, lo sono. ] Così un peccato intratteneto guadagna in un altro; una menzogna specialmente, che, essendo un peccato grossolano e arrossato, o è negata dal bugiardo, che si vergogna di essere preso con sé, oppure coperta da un'altra e un'altra bugia, come vediamo qui in Giacobbe, il quale, essendo una volta finito scarpe, sarà anche sopra gli stivali, ma convincerà suo padre di essere suo figlio Esaù.

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