E Israele disse a Giuseppe: Ora lasciami morire, poiché ho visto la tua faccia, perché tu [sei] ancora vivo.

Ver. 30. Giura fammi morire. ] Che cosa avrebbe detto questo buon vecchio, se avesse visto Cristo nella carne, che era uno dei tre desideri di Agostino? a Come avrebbe cantato allegramente la sua anima, come fece Simeone, Lc 2,29-30, che da tempo aspettava la consolazione d'Israele; e avendo ora deposto nel suo cuore ciò che ha stretto tra le sue braccia, grida: "Nunc dimittis Domine": non temo il peccato, non temo la morte (come si dice): ho vissuto abbastanza, ho la mia vita: ho ho desiderato abbastanza, ho il mio amore: ho visto abbastanza, ho la mia luce: ho servito abbastanza, ho il mio santo: ho sofferto abbastanza, ho la mia gioia. Dolcezza! fa' che questo canto ti serva come ninna nanna e per me un funerale. Oh, dormi tra le mie braccia; e lasciami dormire nella tua pace.

Perché sei ancora vivo. ] Se questa fosse una cosa così grande per Giacobbe, che cosa dovrebbe essere per noi, che Cristo era morto ed è vivo? sì, che vive sempre per richiederci; e che sta alla destra del Padre suo, quando uno dei suoi Stefano viene lapidato, At 7:56 come pronto a interporsi tra loro e qualsiasi danno che in tal modo potrebbe venire loro! Se Seneca potesse dire al suo Polibio, Fas tibi non est, salvo Caesare de fortuna tun queri; quanto meno abbiamo motivo di lamentarci, finché Cristo è vivo! Il nostro cuore può morire dentro di noi, mentre il nostro capo è il Signore della vita, sì, «la nostra vita», come lo chiama san Paolo? Col 3:4

a Voleva vedere Roma in un fiore, Paolo in bocca e Cristo nel corpo.

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