Ma la sua carne su di lui avrà dolore, e la sua anima dentro di lui sarà in lutto.

ver. 22. Ma la sua carne su di lui avrà dolore ] Cioè, dicono alcuni, ma finché vive il suo corpo è afflitto da mille mali; e sebbene la sua anima, per la condizione della sua creazione, ne sia esente, tuttavia ne ha una parte, e con essa diventa miserabile. Un moribondo ha dolore all'esterno e dolore all'interno; tutto l'uomo è nella miseria, come qui si sentiva Giobbe. Altri ritengono che questa rappresentazione poetica non abbia altro significato, ma che i morti non abbiano modalità di comunicazione con i vivi (Aben Ezra, Mercer, Diodati). Broughton lo rende, la sua carne è addolorata per se stessa, e la sua anima piangerà per se stessa; qd non pensa né si prende cura dei suoi figli o dei parenti più stretti.

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