Commento completo di John Trapp
Giobbe 18:4
Si lacera nella sua ira: sarà forse abbandonata la terra per te? e la roccia sarà rimossa dal suo posto?
ver. 4. Si lacera nella sua collera ] Qui accusa Giobbe di una follia disperata, come se per estrema impazienza cadesse immondo sulla propria carne, come fece quel demoniaco del Vangelo, Bajazet, il Gran Turco, nella sua gabbia di ferro, il Papa Bonifacio VIII, quando è stato stretto prigioniero in Sant'Angelo; e come si dice che fa la tigre, quando sente suonare un tamburo, si strappa la carne con i denti; o come tutte le bestie feroci fanno a pezzi la preda che hanno preso.
Molti leggono il testo così, o uomo che si lacera l'anima nella sua ira; o, o tu che ti strappi, ecc. Il moralista descrive un uomo arrabbiato trattenuto con la forza dai suoi amici, mordendosi le labbra, strappandosi i vestiti e precipitandosi contro i pilastri, Labia mordet, caput quassat, vestimenta scindit, et se in columnas impingit (Senec.). Tale Bildad fa sì che Giobbe sia, pazzo di corna, o umanità, come diciamo noi; e prende occasione, verosimilmente, da quelle sue parole, Giobbe 13:14 .
Ma l'amore non avrebbe pensato al male. Bildad qui peccò contro la legge dell'amore, come fa anche molto di più nel successivo interrogatorio veemente, accusando Giobbe di audacia insolente contro Dio.
La terra sarà forse abbandonata per te? ] Può Dio abbandonare la cura del suo regno terreno per gratificarti e per sostenere la tua affermazione, affinché gli uomini buoni soffrano e gli uomini cattivi rimangano impuniti? Non pensarci mai; puoi aspettarti prima che lui rovesci il mondo intero per amor tuo e metta tutto fuori dall'ordine che ha decretato e in cui l'ha stabilito, piuttosto che cessare di essere giusto nel punire i malvagi.
Il corso della giustizia è fermamente stabilito come lo è il corso della natura. Fiat iustitia, pereat mundus. Di Fabricio si diceva che il sole potesse essere facilmente sviato dalla sua via come lui dalla sua via della giustizia; tanto più si può dire così di Dio Onnipotente, la roccia che non può essere rimossa, sebbene egli vari il modo, i mezzi, i tempi e le stagioni per eseguire la giustizia, come sembra meglio alla sua saggezza celeste.