Ascolta diligentemente il mio discorso e fa' che questa sia la tua consolazione.

ver. 2. Ascolta diligentemente il mio discorso ] Ebr. In udito ascolta. Il greco dice: Ascolta, ascolta; cioè ascoltami, abbi tanta pazienza con me da non interrompermi più; sì, ascolta con comprensione; fate incontrare il vostro e il vostro; raddrizza i tuoi orecchi interiori verso i tuoi esterni, affinché un suono possa trafiggere entrambi. Metti da parte passione e pregiudizio, accetta una parola di informazione, perché è solo una parola che ho da dire, ecc., L'ebraico è singolare e promette brevità.

Solo questa parola Giobbe vorrebbe che udissero doppiamente; sc. dopo una deliberata meditazione, come fece Davide, Salmi 62:11 , "Dio ha parlato una volta; due volte ho udito questo", ecc. È una grave malattia della ragione umana, perché il più delle volte si usa condannare quelle cose che o non capiscono o non amano (Brent).

E questa sia la tua consolazione ] Consolami almeno così, che tu mi dia ascolto. Là siete venuti come consolatori, ma con i vostri discorsi irritanti mi avete addolorato e irritato oltre misura. Ora fammi un po' di ammenda, e ricordandoti del tuo ufficio di amici, e del tuo disegno, che era di condogliarmi e di confortarmi, ascoltami attentamente, e questo lo prenderò con la stessa gentilezza, come se con tenera compassione mi avessi bevuto in una ciotola di nepenthes, una droga di origine egizia menzionata nell'Odissea come capace di bandire il dolore o il problema dalla mente; quindi, qualsiasi droga o pozione avente, o concepita come avente, lo stesso potere; anche, occa.

la pianta o l'erba dovrebbe produrre il farmaco. o mi aveva dato un calice di consolazione, come Geremia 16:7 . Il latino della Vulgata lo rende (ma non bene): Ascolta, ti prego, il mio discorso, e pentiti. La radice ebraica significa prima pentirsi e poi consolare, 1Sa 15:35 Isaia 40:1 , perché il penitente riceve solo un buon conforto.

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