Commento completo di John Trapp
Giobbe 8:3
Dio perverte il giudizio? o l'Onnipotente perverte la giustizia?
ver. 3. Dio impedisce il giudizio? ] Non punendo i malvagi; o l'Onnipotente impedisce la giustizia? non premiando i giusti (così spiegano gli Ebrei). Perché no; né Giobbe disse mai una cosa simile; solo lui aveva pateticamente esposto la grandezza del suo dolore e la scortesia dei suoi amici, e desiderava morire piuttosto che sopportarlo. Ora questo è stato interpretato per blasfemia, o poco meno; e Bildad è molto acceso nelle sue invettive contro Giobbe, come buona ragione che aveva, se non si fosse sbagliato così tanto.
Qui si accaparra una proposizione verissima ( commodam sane sed non accommodam ), ma tuttavia una tale che poco riguardava la presente disputa; e lo fa con poca saggezza e discrezione, dice Beza, come con grande orgoglio e fiducia. Perché o considera Giobbe un uomo ipocrita e malvagio, o accusa Dio di ingiustizia, se si dice che Giobbe per i suoi peccati non fu così afflitto da Dio (mentre nel frattempo si nega di essere un peccatore e di hanno meritato la pesante mano di Dio su di lui), ma piuttosto provati e provati da lui secondo il suo beneplacito? eppure Bildad va avanti come se avesse fatto molto bene; e nel versetto successivo, con parole chiare, dichiara audacemente che i figli di Giobbe furono distrutti dal giudizio di Dio con la caduta della casa, qualunque fosse la loro anima.