Commento completo di John Trapp
Isaia 2:22
Cessate dall'uomo, il cui respiro [è] nelle sue narici: perché di che cosa si deve attribuire a lui?
ver. 22. Cessate dall'uomo. ] Uomo o mezzo, aiuti umani e consolazioni creatura; non pensare che questi possano proteggerti da un Dio adirato, o metterti in fossa contro il suo fuoco. Non confidare nei principi, né nel figlio dell'uomo, nel quale non c'è aiuto. Il suo respiro esce, ritorna alla sua polvere, in quel giorno periscono i suoi pensieri d'oro. Sal 146:3-4 Vedi Trapp a " Sal 146:3 " Vedi Trapp a " Sal 146:4 "
Il cui respiro è nelle sue narici.] Ogni momento pronto a gonfiarsi, come faceva l'imperatore Gioviniano; un buon imperatore, ma regnò solo sette mesi, soffocato, come si crede, dall'odore della sua camera da letto appena imbiancata, nella quale aveva comandato che si facesse un grande fuoco in una notte fredda. a Quindi Girolamo; - Gioviano, che successe a Giuliano l'apostata nell'impero, quando ancora ne aveva appena gustato la bontà, faetore prunarum suffocatus interiit, b morì soffocato dal fetore dei carboni ardenti, dichiarando a tutti che poveretto è l'uomo nella sua più grande potenza. Il cardinale di Lorena fu illuminato al suo alloggio e alla sua lunga dimora insieme da una torcia avvelenata; Papa Adriano IV fu soffocato da una mosca che entrava nella sua trachea, 1159 d.C.C
Perché in che cosa deve essere stimato?] Tutta la sua potenza senza Dio non è che debolezza, tutta la sua saggezza follia, tutta la sua abbondanza povertà. Che cos'è l'uomo, dice un padre, se non anima e suolo? d Respiro e corpo; uno sbuffo di vento l'uno, un mucchio di polvere l'altro - nessuna solidità in nessuno dei due. Abstinete ergo vos ab ipso homine - nam quanti est? Che conto si deve fare di lui?
ed Eutrop. Oro.
b In Epitap. Nepotiano.
c Bevius, De Vit. Penna.
d Nous e hus. - Greg. Naz.