Poiché Tofet [è] ordinato anticamente; sì, per il re è preparato; l'ha reso profondo [e] grande: il suo mucchio [è] fuoco e molta legna; il soffio del SIGNORE, come un fiume di zolfo, lo accende.

ver. 33. Poiché Tofet è ordinato. ] Ebr. Tophteh che alcuni derivano da Pathah, per allettare o sedurre, perché l'inferno attira clienti; ed è chiamato anche infernus ab inferendo, dalla grande località che è ad esso. Ma altri prendono il nome da toph, tamburo, perché quegli idolatri che sacrificavano i loro figli a Moloch oa Saturno, nella valle di Hinnom, suonavano tamburi per soffocare le grida di quei poveri bambini torturati.

Quindi è qui usato per l'inferno, insieme a quell'eternità di estremo che i dannati vi sopportano; e di questo gli Assiri sono qui minacciati, sì, il loro stesso re, la cui preservazione dal colpo dell'angelo non era che una riserva per un male peggiore qui e nell'aldilà. Per patentes potenter torquebunter, i grandi uomini, se non buoni, saranno molto tormentati; e quanto più hanno del grasso della terra, tanto più sicuramente friggeranno all'inferno. Tali, quindi, avevano bisogno di aggiungere vera grazia ai loro alti luoghi, altrimenti si proveranno solo come un'alta forca per portarli a più disgrazia in questo mondo e tormento nell'altro.

Di vecchio. ] Ebr., Da ieri. Quindi alcuni deducono che i tormenti infernali sono sempre freschi e nuovi, come se fossero iniziati solo ieri; e "ogni sacrificio è salato col fuoco", Mar 9:49 cioè brucia, ma non consuma; il fuoco è di natura ardente, ma sale di natura preservante.

L'ha reso profondo e grande. ] Abbastanza capiente per ricevere un mondo pieno di malvagi. Sal 9:17

Il suo mucchio è fuoco e molto legno. ] Il fuoco dell'inferno non è una cosa metaforica, ma un fuoco materiale, vero, proprio, reale e corporeo. Matteo 18:9 ; Mt 25:41 Luk 16:23 Perché l'impeto del calore, dice Agostino, supera il nostro quanto il nostro fuoco supera il fuoco dipinto sulla parete. Ne parlò troppo poco quel frate che disse che si poteva sentirlo bruciare a sette miglia di distanza.

L'Etna, il Vesuvio, Pietra Mala (che è una montagna nella parte più alta dell'Appennino che arde perennemente), non le si avvicinano. Alcuni grossolani papisti hanno immaginato che l'Etna fosse il luogo del purgatorio. Odilo, abate di Cluniscum, persuase papa Giovanni XIX d'avervi visto gemere le anime tormentate: al che quel papa stabilì la festa di Tutte le anime.

Il respiro del Signore, come un fiume di zolfo. ] Questo formidabile fuoco, dunque, è alimentato dal più tormentoso temperamento, fiumi di zolfo, e acceso dal soffio dell'Onnipotente per tutta l'eternità. Simile quiddam videmus in thermis, ubi sulphureae scaturigines magno fremitu effervescunt. Alcune somiglianze ne abbiamo nei bagni caldi, ecc.

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