Beati voi che seminate presso tutte le acque, che mandi [là] i piedi del bue e dell'asino.

ver. 20. Beati voi che seminate presso tutte le acque. ] Conclusionem texit ipse Propheta. Il profeta conclude con un'esclamazione, come ammirando la felicità di coloro che dovrebbero vivere finché lo stato non fosse così restaurato; ma specialmente quando Cristo dovrebbe venire nella potenza e purezza delle sue ordinanze, riempiendo il suo popolo con i frutti della giustizia e ingrassandolo a tale scopo con quelle acque del santuario, come fa il Nilo alla terra d'Egitto, ecc.

Oh, la felicità accumulata di tali! O terque quaterque beati! Di': "Seminano in lacrime, ma mieteranno con gioia"; Salmi 126:5 dicono: "Mandano là i piedi del bue e dell'asino", quelle creature laboriose e utili, a spigare la terra e ad atteggiarla a ricevere seme; Salmi 144:14 essi "mangeranno certamente il frutto delle loro fatiche"; Salmo 128:2 essi "mieteranno a tempo debito, se non vengono meno". Gal 6:9 La sua faecunda sine dubio messis indulgentiae orietur, dice Arnobio; la loro "fatica non può essere vana nel Signore". 1Co 15:58

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