Commento completo di John Trapp
Isaia 58:3
Perché abbiamo digiunato, [dicono], e tu non vedi? [perché] abbiamo afflitto la nostra anima e tu non prendi conoscenza? Ecco, nel giorno del vostro digiuno trovate piacere ed esigete tutte le vostre fatiche.
ver. 3. Perché abbiamo digiunato, dicono, e tu non vedi? ] Qui cominciano a farfugliare, e la loro ipocrisia a gonfiarsi alle loro labbra. un Dio, ritenevano, era loro non poco grato, e ora anche in mora con loro. Infatti, come disse una volta quell'imperatore pagano dei suoi dèi: Non sic deos coluimus , ut iste nos vinceret, Non abbiamo servito i nostri dèi, perché non ci servissero meglio che permettere ai nostri nemici di avere la meglio su di noi; così erano questi superbi pretendenti pronti a dire di Dio Onnipotente: Abbiamo meglio meritato che essere così serviti; giudicato da questi profeti e male invocato dai nostri nemici; battuto da entrambe le parti.
Un uomo ricco, che ha avuto buone azioni e commerci, è riluttante a tornare a essere un garzone; scambierà, anche se è solo per spille; così faremo noi, falliti in Adamo, e pensiamo di essere salvati per una compagnia di poveri doveri mendicanti, preghiere morte, digiuni formali, ecc., e di partire con Dio con le nostre buone azioni per il nostro male, come il I papisti sì, e non pochi ignoranti tra noi.
Ecco, nel giorno del tuo digiuno. ] Che è chiamato un giorno di moderazione, perché in esso dovreste umiliarvi e abbondarvi di ogni sorta di delizie.
Trovi piacere. ] Trovate il vostro desiderio, piacere o volontà; c gratificate la vostra carne, perseguite le vostre concupiscenze e propositi peccaminosi. Grande malum propria voluntas, dice Bernard, qua fit ut bona tua tibi bona non sint. La volontà o il piacere di un uomo si rivelano molte volte un grande male per lui, rendendo i suoi buoni doveri (digiuni, preghiere e simili) in alcun modo buoni per lui. Invano viene macerato il corpo, se non si mortificano le concupiscenze degli uomini.
Ed esigete tutte le vostre fatiche, ] cioè, i vostri debiti e debiti con rigore ed estremo, non considerando che il massimo del diritto è il massimo del male; e che, tuttavia, dovresti prenderti un altro tempo per tale lavoro. Feriis iurgia amovento, rissa non in vacanza, era una delle leggi delle Dodici Tavole di Roma.
a Ecco, l'ipocrisia e l'orgoglio non si nascondono a lungo. - Oecol.
b Antonin., Filos. Referente.
c Chephets significa quello che ti piace.