Ma il tetrarca Erode, rimproverato da lui per Erodiade, moglie di Filippo suo fratello, e per tutti i mali che aveva fatto Erode,

ver. 19. Infatti Erodiade, suo fratello, moglie di Filippo, che non era lecito ad Erode, benché Filippo fosse morto, come dice Giuseppe. Questo fu il caso tanto controverso qui e al di là dei mari ai tempi di Enrico VIII, toccando il suo matrimonio con la vedova del fratello Artù, per dispensa papale. Il re si fece dapprima uno scrupolo al riguardo dal vescovo di Baion, ambasciatore francese, che venne da lui per consultarsi su un matrimonio tra la signora Maria e il duca d'Orléans, se Maria fosse legittima, ecc.

Ciò diede occasione alla cacciata dell'autorità del papa dall'Inghilterra. Maria fu costretta, per paura della morte, a rinunciare al Vescovo di Roma, ea riconoscere che il matrimonio di sua madre era stato incestuoso ed ingiusto, ecc. Anche se in seguito ha ricollocato qui il papa, ed era sua politica ottenere e mantenere la corona sul capo.

E per tutti i mali che Erode, ecc. ] Giovanni lo rimproverò con la stessa libertà che aveva affidato loro Erode. Così fece Giovanni Crisostomo i grandi del suo tempo. Ita quidem ut etiam Ducum, Eutropii et Gainae, imo ipsius Imperatoris errata reprehenderet: non risparmiò duchi, principi, anzi, non lo stesso imperatore. (Osiand. Hist. Eccles. Cent. 5.)

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