Commento completo di John Trapp
Matteo 16:26
Che giova infatti un uomo se guadagna il mondo intero e perde la propria anima? o che cosa darà un uomo in cambio della sua anima?
ver. 26. Eppure, che profitto ha un uomo ] Francesco Xanerio consigliò a Giovanni III, re del Portogallo, di meditare ogni giorno un quarto d'ora su questa sentenza divina. Se potesse, dice un reverendo divino, essere fatto un tale patto, che potrebbe avere il mondo intero per la vendita della sua anima, dovrebbe, nonostante tutto, essere un perdente per questo. a Perché potrebbe, nonostante, essere un fallito, un mendicante, che mendica invano, anche se non fosse che una goccia d'acqua fredda per rinfrescarsi la lingua.
Non è niente dunque perdere un'anima immortale, acquistare una morte sempre viva? La perdita dell'anima è in questo versetto dichiarata essere 1. incomparabile; 2. irreparabile. Se dunque perdere la vita per denaro è una follia, che cos'è allora l'anima? Quale uomo saggio potrebbe prendere l'oro da un crogiolo ardente? rischiare infiniti guai per alcuni piaceri acquosi? dare la sua anima al diavolo, come fecero alcuni papi per il breve godimento della dignità pontificia? Cos'era questo se non appassire Venezia, e poi essere impiccato alle sue porte, come dice il proverbio.
b Nei grandi fuochi gli uomini guardano prima ai loro gioielli, poi al loro legname; così dovrebbero questi prima occuparsi delle loro anime, per assicurarle, e poi prendersi cura dell'uomo esteriore. Il soldato non si preoccupa di come sfreccia il suo scudo, quindi il suo corpo è protetto da colpi mortali. Il papa persuadendo Massimiliano (re di Boemia, poi imperatore) ad essere un buon Cattolico, con molte promesse di profitti e di favori, fu risposto dal Re che ringraziò sua Santità; ma che la salute della sua anima gli era più cara di tutte le cose del mondo.
La quale risposta dissero a Roma era una forma di discorso luterana, e significava un'alienazione dall'obbedienza di quella sede; e cominciarono a dire che cosa sarebbe accaduto dopo la morte del vecchio imperatore.
O cosa deve dare un uomo in cambio ] Darebbe qualsiasi cosa al mondo, sì, 10.000 mondi se li avesse, per essere liberato. Ma dall'inferno non c'è redenzione. Il rapinatore ha saccheggiato o il ladro ha depredato i tuoi beni? Con il lavoro e l'ozio puoi riprenderti di nuovo. Ma l'anima una volta perduta è irrecuperabile. Che quando l'anima colpevole alla morte pensa, oh, che grido terribile le dà, vedersi lanciarsi in un oceano infinito di piombo bollente, e deve nuotarci nuda per sempre! Come fa, tremante, a gorgheggiare quella dolorosa canzoncina del morente Adriano imperatore:
" Animula, vagola, blandula,
Hospes comesque corporis,
Quae nunc abibis in loca
Orridula, sordida, tristia,
Nec, ut soles, dabis iocos? "
un monitor della mortalità di Mr Ley.
b Non magis iuvabitur, quam qui acquirat Venetias, ipse vero suspendatur ad Portam ut est in proverbio. Par. in loc.