Commento completo di John Trapp
Matteo 24:2
E Gesù disse loro: Non vedete voi tutte queste cose? in verità vi dico: qui non sarà lasciata pietra su pietra che non sia diroccata.
ver. 2. Non ci sarà lasciato qui, ecc. Ciò avvenne in seguito, quando il tempio fu così incendiato dai soldati di Tito, che non poteva essere spento dall'industria dell'uomo. Tito (si dice) avrebbe preservato il tempio, come una delle meraviglie del mondo, dall'essere bruciato, ma non poteva; tale era la furia dei soldati, senza dubbio messi all'opera da Dio. E quando, presa la città e il tempio, l'esercito lo salutò imperatore, e molti altri per congratularsi gli mandarono corone e ghirlande, egli, con un memorabile esempio di modestia, le rifiutò, dicendo che non aveva fatto nulla più che prestato le sue mani e aiuto a Dio, che ha manifestato la sua feroce ira contro quel popolo peccatore.
Non sese illa fecisse, sed Deo iram suam declaranti manus suas commodasse. (Pareus.) E quando Giuliano l'apostata, per far dispetto ai cristiani, permise e incoraggiò gli ebrei a ricostruire il loro tempio sotto la sua responsabilità, e di conseguenza tentarono di farlo, furono ostacolati dal cielo da un potente terremoto, insieme a palle di fuoco che emettevano lavori fuori terra e consumando i costruttori. C'è chi dice che allo stesso tempo il tempio di Delfi fu completamente rovesciato da terremoti e fulmini, e da allora non avrebbe più potuto essere riparato.
Quando Foca, l'assassino, cercò di proteggersi costruendo alte mura, udì una voce dal cielo che gli diceva che sebbene avesse costruito i suoi baluardi non così in alto, tuttavia il peccato interiore avrebbe presto indebolito tutto. a Possiamo dire lo stesso ai gesuiti, dicendoci tante volte nei loro scritti de magnitudine Ecclesiae Romanae, che se mai siano così alti, Dio, per le loro abominazioni, li umilierà.
Si osserva di Roma, che da quando divenne sede del papa, non fu mai assediata da nessuno, ma fu saccheggiata e saccheggiata. Vedi il suo destino esposto con eleganza ed enfasi, Apocalisse 18:21 .
a Εαν υψοις τα τειχη εως ουρανου ενδον το κακον ευαλωτος η πολις. Cur.