Commento completo di John Trapp
Matteo 5:14
Voi siete la luce del mondo. Una città che è adagiata su una collina non può essere nascosta.
ver. 14. Voi siete la luce del mondo ] E dovete quindi condurre vite convincenti, sebbene non incoraggiate mai tanto odio verso quelle Lucifughe, quei Tenebrioni del mondo, che temono che tanta luce si diffonda. Ma siate irreprensibili e innocui, figli di Dio, senza rimprovero in mezzo a una nazione perversa e perversa (come fu il Battista), in mezzo alla quale risplendete come luci nel mondo; come quei grandi luminari (φωστηρις, luminaria, Fl 2,15), il sole e la luna (così significa la parola), affinché coloro che parlano male di te siano giudicati assurdi come quegli Atlanti che maledicono il sole nascente perché brucia loro.
Sii almeno come le stelle; che si dice influenzino questi corpi inferiori con le loro influenze, movimento e luce. (Plinio). Così buoni ministri (come stelle fisse nel firmamento della Chiesa) per l'influenza delle loro labbra, nutrono; con il movimento regolare delle loro vite, confermano; e con la luce di entrambi, illumina molti. E con tali stelle d'oriente questa nostra Chiesa, benedetto Iddio, come un cielo luminoso in una limpida sera, brilla e risplende, sebbene non in ogni parte, ma in ogni zona e quarto di essa.
Una città che è posta su un colle non può essere nascosta ] Come quella città che è montata su sette colli, Apocalisse 17:9 ; ( Roma Radix Omnium Malorum ), Roma radice di tutti i mali e non può essere nascosta, ma è evidentemente riconosciuta e descritta come quella grande città Babilonia: così la chiamano Agostino e altri scrittori: così Bellarmino e Ribera il gesuita la cedono.
( Roma; nec inficiantur Iesuitae, Apocalisse 18:2) Joannes de Columna nel suo Mare Historiarum ci dice che Ottone l'imperatore una volta aveva in mente di fare di Roma la sede del suo impero, come era stato in passato. E fatto costruire là un palazzo maestoso, dove prima era stato il palazzo di Giuliano l'Apostata (i Romani essendo molto contrari), rinunciò all'opera. Teofane, Zonara e Cedreno riferiscono come Costante, nipote di Eraclito, 340 anni prima di Ottone.
Ora che questi e simili tentativi non ebbero effetto, Genebrard dice che era una speciale provvidenza di Dio, al fine che il regno della Chiesa predetto da Daniele potesse avere Roma come sua sede. Se aveva detto, il regno dell'anticristo predetto da san Paolo, e similmente da Giovanni il divino, aveva indovinato bene. Ma per tornare da dove siamo divagati: -un ministro mentre viveva da privato, stava come in mezzo alla folla: ma appena entrato nel suo ufficio, si è messo in scena: tutti gli occhi sono su di lui , come erano su Saul, che era più alto di testa e di spalle rispetto al resto del popolo.
In lui (come in un quadro in una vetrata) si vedrà presto ogni piccola macchia: e, come nei corpi celesti, si noterà e si noterà subito ogni piccola aberrazione. Ora dunque, come l'albero della vita era dolce al gusto e bello agli occhi; e come in Absalom non c'era macchia dalla testa ai piedi; così dovrebbe essere con i ministri di Dio. Ad essi è richiesta una santità singolare; come coloro che si armano del Signore Cristo, che servono nel vangelo.
I sacerdoti della legge non dovevano essere né deformi né difettosi. E i ministri del vangelo (poiché la parola sacerdote non è mai usata per tali dagli apostoli, no, non dagli antichissimi Padri, come confessa lo stesso Bellarmino) devono essere τυποι, stampi e modelli ai credenti nella parola e nella conversazione; tutto in loro è eminente ed esemplare. Il mondo (sebbene ingiustamente) cerca in essi la perfezione angelica: e come si nota presto la minima deviazione in una stella, così è in tale.
Tre volte felice colui che (con Samuele, Daniele, Paolo e altri) può essere assolto e approvato da se stesso in privato, in pubblico da altri, in entrambi da Dio; che può con la sua immacolata conversazione massacrare l'invidia, chiudere la bocca aperta e trarre testimonianza, se non dalle bocche, ma dalle coscienze degli avversari, della sua integrità e rettitudine. Mr Bradford, il martire, era tanto venerato e ammirato da tutti gli uomini buoni, che una moltitudine, che non lo conobbe mai se non per fama, si lamentò grandemente della sua morte; sì, e anche un certo numero di papisti stessi desiderarono di cuore la sua vita.
(Atti e lun.) E del signor Bucer si dice che condusse tutti gli uomini con tale ammirazione per lui, che né i suoi amici potevano lodarlo a sufficienza, né i suoi nemici in alcun punto trovavano da ridire sulla sua vita singolare e sincera dottrina. La vita del vescovo Hooper era così bella, che nessun tipo di calunnia (sebbene vari si accingessero a rimproverarla) poteva infliggergli alcuna colpa. E la vita dell'uomo, dice Erasmo riguardo a Lutero, che non amava molto, è approvata da tutti gli uomini; né questo è un piccolo pregiudizio per i suoi nemici, che possono tassarlo per niente. Tantam esse morum integritatem, ut nec hostes reperiant quod calumnientur. (Erasmus.)